Il dossier Taylor

Punteggio:   (3,0 su 5)

Il dossier Taylor (Clara Rising)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro esplora la controversa teoria che il Presidente Zachary Taylor sia stato avvelenato, basandosi sulle indagini dell'autore e sulle azioni successive, tra cui la riesumazione del corpo di Taylor. Mentre alcuni lettori trovano le teorie convincenti e la ricerca ammirevole, altri criticano le azioni come infruttuose e inutili.

Vantaggi:

I lettori apprezzano la natura stimolante delle teorie e lodano la coraggiosa indagine dell'autore sui misteri storici. La narrazione viene descritta come affascinante e informativa, e alcuni apprezzano le discussioni sulle implicazioni politiche e sulla ricerca della verità.

Svantaggi:

I critici sostengono che la riesumazione del corpo del Presidente Taylor non è stata necessaria e che gli esami medici hanno concluso che è morto per cause naturali, rendendo le indagini infruttuose. Inoltre, alcuni lettori potrebbero trovare alcuni contenuti inappropriati o sensazionalistici.

(basato su 3 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Taylor File

Contenuto del libro:

Era l'Eisenhower del suo tempo. Contro enormi probabilità, questo soldato non politico fu mandato alla Casa Bianca nel 1848 sull'onda di un entusiasmo isterico per la vittoria sul Messico e l'acquisizione di vaste terre che sarebbero diventate l'Ovest americano. Quella terra avrebbe anche predetto, come una maledizione di un dramma greco, la morte prematura di Zachary Taylor.

Anche la data era significativa, perché nel gennaio 1848 fu scoperto l'oro in California. Migliaia di persone navigarono intorno al Sud America o arrancarono via terra per raggiungere i giacimenti d'oro. L'avidità si diffuse a macchia d'olio, dal più piccolo villaggio alle grandi corporazioni dell'epoca, le piantagioni di cotone in Georgia, le piantagioni di zucchero in Louisiana o le risaie in South Carolina. Terra vuota significava espansione, ed espansione significava estensione della schiavitù. Poiché Zachary Taylor possedeva un centinaio di schiavi e una piantagione di cotone di 2.000 acri nel Mississippi, i politici favorevoli alla schiavitù pensavano di avere il loro uomo.

Non avrebbero potuto sbagliare di più. Dimenticavano che si trattava di un veterano di quarant'anni dell'esercito di frontiera che vedeva il Paese nel suo insieme, non in sezioni. Era un uomo d'azione, non di parole. Da solo riuscì a far entrare la California nell'Unione come Stato libero, evitando lo status di territorio. E avrebbe fatto lo stesso per il Nuovo Messico, se non si fosse ammalato il giorno in cui la costituzione dello Stato del Nuovo Messico, che chiedeva l'ammissione come Stato libero, arrivò a St. Louis e non fu più visto.

Ci furono altri misteri quella prima settimana di luglio del 1850, quando Taylor morì dopo aver mangiato ciliegie fresche e bevuto latte freddo alla Casa Bianca il 4 luglio. Sapendo quanto sarebbe stato critico il trasporto per la California, aveva negoziato un trattato con l'Inghilterra per costruire un canale attraverso il Nicaragua. Il Senato lo ratificò. I contratti con gli ingegneri furono confermati. Taylor firmò il trattato il 5 luglio e poi, come per la costituzione dello Stato del New Mexico, scomparve. Lord Balfour emise una “contro-dichiarazione”, inserita negli archivi statunitensi dopo la morte di Taylor, il 9 luglio. Nessuno sembrò notare questo rovesciamento di un trattato ratificato. I cittadini statunitensi dovettero aspettare fino al 1914 per il Canale di Panama e il Nuovo Messico divenne uno Stato solo nel 1912.

Durante la breve amministrazione di Taylor la principale minaccia politica fu il “Compromesso” di Henry Clay, che conteneva la famigerata “Legge sugli schiavi fuggitivi”, che annullava l'habeas corpus e il processo con giuria. Il compromesso spianava la strada a una guerra civile. Clay sapeva che Taylor avrebbe posto il veto e non si preoccupò di nascondere il suo odio per il Presidente. Una simile “legge” (approvata dopo la morte di Taylor) fece sì che i cacciatori di taglie federali si aggirassero per gli Stati di confine e rapissero gli schiavi per dieci dollari a testa.

Ancora più immediate furono le minacce fisiche a Taylor da parte di due membri del Congresso della Georgia, anche mentre giaceva malato alla Casa Bianca. Il Texas minacciava di secedere. Taylor rispose minacciando di condurre lui stesso un esercito laggiù se il Texas avesse cercato di distruggere l'Unione. Per quanto riguarda i suoi ospiti al Congresso, il corpulento Robert Toombs e il suo piccolo e vizioso aiutante Alexander Stephens, minacciò di “impiccarli con meno riluttanza di quanto avesse impiccato le spie in Messico”. Stephens cercò di mettere Taylor sotto impeachment e il Congresso stava votando una censura anche mentre Taylor era in fin di vita.

C'era poi la presenza del dottor Thomas Miller, “il medico dei presidenti”, che nove anni prima era stato accusato di negligenza per la morte del presidente Harrison. Forse non è una coincidenza che il dottor Miller abbia costruito una casa accanto alla propria in F Street a Washington (collegata da un passaggio) che affittò a Robert Toombs, il cui amico Stephens era un assiduo frequentatore. Il dottor Miller era ancora alla Casa Bianca quando Lincoln fu eletto. Avvertito che Miller aveva ucciso sia Harrison che Taylor, Lincoln lo licenziò prontamente e mise una guardia armata intorno alla sua casa per il resto della guerra. Non c'è da stupirsi che ci fossero domande. Non c'è da stupirsi che queste domande, poste da una famiglia mai soddisfatta dalla diagnosi di “gastroenterite” (soprattutto di un vecchio soldato famoso per avere “la digestione di un

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781413428834
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)