Il dolore in sé

Titolo originale:

The Pain Itself

Contenuto del libro:

Kevin McPherson Eckhoff si è ostinato a leggere ciò che doveva essere illeggibile, o irrilevante, o ciò che Robert Smithson avrebbe definito “linguaggio da guardare” piuttosto che parole da leggere. Disegnando il codice cifrato di un segnaposto, la matrice di un layout destinato semplicemente a dare spazio, ha trasformato la geometria in significato.

Nel processo rende “non l'eufemismo, ma piuttosto) ciò che la pura materialità del linguaggio insiste nel continuare a dire nonostante i nostri migliori sforzi per smorzarlo, interromperlo o ignorarlo”. Craig Dworkin, autore di Reading the Illegible e The Perverse Library. Fastidioso, mio Dio, questo libro.

Occasionalmente si verificano circostanze in cui la fatica e il dolore possono procurare al lettore un grande piacere, ma questa non è una di quelle. Cinquantuno grammatici duellano per il dolore stesso.

E l'odio facile, mio Dio. Per me è tutta una poltiglia sconsiderata.

Non dire che ti ho promesso il piacere. Rachel Zolf, vincitrice del premio Trillium per le risorse umane.