Il Dio di New York

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Titolo originale:

The God of New York

Contenuto del libro:

New York, 1910. Pasquale D'Angelo, sedicenne abruzzese, arriva a Ellis Island insieme al padre e a un gruppo di compagni in cerca di una vita migliore. Lo shock del Nuovo Mondo è brutale, uno dei peggiori vissuti dai nostri emigranti; ma allo stesso tempo, per Pasquale (che diventa Pascal) è fortemente attraente, elettrizzante. A differenza dei suoi compagni, il cui unico obiettivo è migliorare la propria condizione e mandare qualche soldo alle famiglie in Italia, Pascal sviluppa il desiderio di diventare uno scrittore, un poeta americano. Per farlo, studia assiduamente l'inglese, notte e giorno, sfruttando ogni momento libero che gli si presenta durante l'impietoso orario di lavoro come tagliatore di pietre, manovale, addetto al piccone e alla pala. Con una perseveranza titanica e una fede indistruttibile nella poesia, Pascal andrà avanti fino al limite delle sue sofferenze. Col tempo, si convincerà di avere una missione a cui è stato destinato fin dalla nascita, con la responsabilità di obbedire alla sua voce interiore di fronte alle circostanze di vita enormemente difficili e agli innumerevoli sacrifici che deve sopportare, a una nuova lingua imparata con un dizionario Webster fatiscente e con l'aiuto di maestri sublimi come Keats e Shelley, maestri che illuminano il suo cammino e gli danno la forza di andare avanti.

È una lotta prometeica, resa più difficile da una povertà paralizzante, che porterà il giovane tagliatore di pietre ad abbandonare i suoi amici dopo un lungo ed estenuante periodo di lavoro manuale e a ritirarsi infine in una misera catapecchia di Brooklyn per affrontare la sfida di New York e del dio che la governa.

Narrativa.