Il debito classico: l'antichità greca in un'epoca di austerità

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Il debito classico: l'antichità greca in un'epoca di austerità (Johanna Hanink)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Le recensioni del libro da parte degli utenti mostrano un mix di elogi per la chiarezza e il contenuto informativo, accanto a critiche significative per la mancanza di profondità e le imprecisioni nel contesto storico.

Vantaggi:

Molti lettori hanno trovato il libro chiaro, appassionato, intelligente e ben argomentato, rendendolo altamente raccomandabile per chi è interessato alla storia della Grecia, sia antica che moderna. Viene descritto come informativo e accessibile, in grado di fornire approfondimenti che mettono in discussione precedenti idee sbagliate.

Svantaggi:

I critici sostengono che il libro manchi di profondità, concentrandosi troppo sul Partenone e sulla storia greca moderna, con significative imprecisioni fattuali, come l'errata identificazione di personaggi storici e la mancata considerazione di importanti contesti economici e storici. Alcuni ritengono che l'indagine dell'autore sui moderni viaggiatori europei sia superficiale ed eccessivamente ripetitiva.

(basato su 4 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Classical Debt: Greek Antiquity in an Era of Austerity

Contenuto del libro:

Sin dal primo salvataggio della Grecia da parte del Fondo Monetario Internazionale nel 2010, l'espressione "debito greco" ha avuto un significato per i creditori del Paese. Ma per milioni di persone che sostengono di privilegiare la cultura rispetto al capitale, significa qualcosa di molto diverso: il debito simbolico che la civiltà occidentale ha nei confronti della Grecia per aver fornito i suoi principi di democrazia, filosofia, matematica e belle arti. Johanna Hanink si chiede da dove nasca quest'altra idea del debito greco e perché rimanga oggi così affascinante.

Il debito classico indaga il nostro desiderio di vedere la Grecia attraverso la lente dell'antico passato. Sebbene l'Atene classica fosse in realtà una potenza imperiale schiavista, la città-stato di Socrate e Pericle è ancora vista come un'utopia di saggezza, giustizia e bellezza, un'idealizzazione che gli stessi ateniesi coltivavano assiduamente. Il fascino della Grecia come meta di viaggio risale a secoli fa e Hanink esamina molti resoconti storici che esprimono la delusione per un popolo greco che non riesce a essere all'altezza delle moderne fantasie dell'antico passato. Più di ogni altro movimento, la diffusione del filellenismo europeo nel XVIII e XIX secolo ha scolpito nel marmo concezioni idealizzate della Grecia, rafforzando l'abitudine occidentale di paragonare la Grecia che è con quella che fu.

Oggi, mentre l'Unione Europea vacilla e le nazioni vicine sono sconvolte da disordini politici e guerre civili, la Grecia si ritrova oppressa dalle difficoltà economiche e da una crisi dei rifugiati senza precedenti. La nostra immagine idealizzata dell'antica Grecia influenza pericolosamente il nostro modo di vedere questi problemi europei contemporanei.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780674971547
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2017
Numero di pagine:352

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)