Il Currach non ha bisogno di porti

Titolo originale:

The Currach Requires No Harbours

Contenuto del libro:

In questo volume, Medbh McGuckian dispiega una bella serie di temi - arte, religione, paesaggio, nazione, casa - che risulteranno tanto seducenti per gli iniziati quanto piacevolmente familiari per gli amanti della sua opera.

Partiamo dalla comprensione sensuale (la forma del sentimento), ci muoviamo tra le varie arene dell'esperienza (sessualità, lavoro, matrimonio), le sensazioni delle donne in particolare, e ancora più specificamente le passioni religiose delle donne, e consideriamo le loro vite su isole sia simboliche che reali, isole con le quali McGuckian ha spesso segnalato l'esistenza dell'individuo, così come il posto dell'Irlanda nel mondo più grande. Le poesie lanciano un incantesimo ipnotico che cresce fino a quando, nel profondo riconoscimento della sofferenza umana, il lettore diventa un pittoresco credente nei santi che hanno il dono di sognare bene (Galilee Porch).

La fonte di questa fede visionaria è la percezione stessa. Come il currach del suo titolo, il suo stile si muove con leggerezza attraverso i suoi contenuti, non richiedendo porti particolari perché tutti i porti, e i soggetti, sono suoi".