Il concetto di assurdità nell'esistenzialismo

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Titolo originale:

The concept of absurdity in existentialism

Contenuto del libro:

Assurdità è un termine metafisico per distinguere il pensiero dalla realtà, il significato dalle cose, la parola dal soggetto e la coscienza dal mondo. La filosofia esistenziale è la manifestazione esplicita e profonda di un atteggiamento esistenziale che inizia con un senso di disorientamento e di confusione di fronte a un mondo apparentemente senza senso o assurdo.

Una componente importante della filosofia esistenziale è la rappresentazione dell'esistenza come fondamentalmente irrazionale. Mentre la maggior parte dei filosofi ha cercato di costruire sistemi filosofici che producessero un resoconto razionale della realtà, gli esistenzialisti si sono concentrati sul carattere soggettivo e irrazionale dell'esistenza umana. Come conseguenza della diversità di queste fonti, le dottrine esistenzialiste si concentrano su diversi aspetti dell'esistenza.

L'assurdità delle nostre vite deriva dall'idea che non c'è alcun significato da trovare nel mondo al di là del significato che gli diamo noi. Questa mancanza di significato spiega anche l'"ingiustizia" del mondo.

L'umanità deve vivere in un mondo che è e sarà sempre ostile o indifferente nei suoi confronti. L'universo non si prenderà mai veramente cura dell'umanità nel modo in cui noi sembriamo volerlo. L'Assurdo si riferisce al conflitto tra la tendenza umana a cercare valore e significato nella vita e l'incapacità umana di trovarne.

In questo contesto assurdo non significa "logicamente impossibile", ma piuttosto "umanamente impossibile". Significa la discrepanza tra le aspirazioni dell'uomo e le sue possibilità; la mancanza di una giustificazione esterna definitiva dell'uomo e dei suoi progetti.