Il comunismo di Sandino: Politica spirituale per il XXI secolo

Titolo originale:

Sandino's Communism: Spiritual Politics for the Twenty-First Century

Contenuto del libro:

Attingendo a fonti finora sconosciute o non assimilate, Donald C. Hodges presenta qui un'interpretazione completamente nuova della politica e della filosofia di Augusto C. Sandino, il capostipite intellettuale della rivoluzione sandinista del Nicaragua.

La prima parte del libro indaga le fonti politiche del pensiero di Sandino nelle opere di Babeuf, Buonarroti, Blanqui, Proudhon, Bakunin, Most, Malatesta, Kropotkin, Ricardo Flores Magn e Lenin: un'eredità mista di comunisti autoritari e libertari pre-marxisti e non marxisti.

La seconda metà dello studio analizza la filosofia della natura e della storia che Sandino fece propria. Hodges approfondisce questa filosofia come espressione suprema e finale del comunismo di Sandino e ne rintraccia le fonti nel sottosuolo occulto gnostico e millenarista. Ne risulta un ricco studio dei modi in cui il comunismo rivoluzionario di Sandino e la spiritualità comunista si intersecano: una politica spirituale che Hodges presenta come più realistica del comunismo di Karl Marx.

Pur accettando l'opinione corrente che Sandino fosse un liberale e un riformatore sociale nicaraguense, Hodges sostiene in modo convincente che Sandino fosse prima di tutto un comunista, anche se non di tipo marxista o anarchico. Egli sostiene che l'eclettica spiritualità comunista di Sandino sia stata più una risorsa che un ostacolo per la comprensione della condizione umana e che la sua politica spirituale prometta di essere più rilevante del marxismo-leninismo per il XXI secolo. Hodges ritiene infatti che il comunismo olistico di Sandino abbracci sia l'ecologia profonda sia la spiritualità femminista: una scoperta che sicuramente genererà un dibattito vivace e produttivo.