Il colore della creatività: Proprietà intellettuale, razza e creazione degli americani

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Titolo originale:

The Color of Creatorship: Intellectual Property, Race, and the Making of Americans

Contenuto del libro:

The Color of Creatorship esamina come i discorsi sul copyright, sui marchi e sui brevetti lavorino insieme per formare gli ideali americani sulla razza, la cittadinanza e la proprietà.

Anjali Vats rivela che, anche se apparentemente evolute, le concezioni americane su chi sia un creatore e chi un trasgressore sono rimaste straordinariamente conservatrici e coerenti nel tempo. Vats esamina testi d'archivio, legali, politici e di cultura popolare per dimostrare come le proprietà intellettuali si siano sviluppate insieme alle definizioni di "buon cittadino", "cattivo cittadino" e lavoro intellettuale in modo razziale. Offrendo ai lettori una teoria della proprietà intellettuale razziale critica, Vats storicizza la figura del cittadino-creatore, il maschio bianco creatore che è stato incorporato nell'ideologia nazionale come un contributo chiave allo sviluppo morale ed economico della nazione. L'autrice traccia anche l'emergere del panico razziale intorno alla contraffazione, sostenendo che il creatore post-razziale esiste in opposizione alla figura del contraffattore iper-razziale, un nemico nazionale che è l'opposto del creatore americano laborioso e innovativo.

The Color of Creatorship contribuisce a una conversazione in rapido sviluppo nel campo della proprietà intellettuale razziale critica. Vats sostiene che una volta che gli attivisti antirazzisti si confrontano con le strutture razziali sottostanti alla legge sulla proprietà intellettuale, possono sostenere meglio le strategie che resistono ai fattori alla base delle politiche razziali in materia di copyright, brevetti e marchi.