Il clima e la creazione dei mondi: verso una poetica geostorica

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Titolo originale:

Climate and the Making of Worlds: Toward a Geohistorical Poetics

Contenuto del libro:

In questo libro, Tobias Menely sviluppa un'ecocritica materialista, rintracciando l'impronta del pianeta in una lunga storia letteraria di riscritture poetiche e letture critiche che si confrontano continuamente con il clima come condizione della creazione del mondo umano. L'archivio centrale di Menely è la poesia inglese scritta tra il Paradiso perduto di John Milton (1667) e “Beachy Head” di Charlotte Smith (1807) - un secolo e mezzo epocale durante il quale la Gran Bretagna, emergendo da una crisi intensificata dalla Piccola Era Glaciale, fondò il più grande impero della storia mondiale e diede inizio alla Rivoluzione Industriale.

Incorporando le nuove scienze negli antichi generi letterari, questi poemi ambiziosi aspiravano a comprendere quello che lo scrittore settecentesco James Thomson chiamava il “sistema... completo”.

"Offrono quindi un resoconto unico della geostoria, la transizione epocale della Gran Bretagna da una società agraria, colpita dagli shock climatici, a una moderna nazione alimentata a carbone. Climate and the Making of Worlds è un contributo stimolante e sofisticato all'ecocritica, alle scienze umane dell'energia e alla preistoria dell'Antropocene.