Il caso contro la libertà di parola: Il primo emendamento, il fascismo e il futuro del dissenso

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Il caso contro la libertà di parola: Il primo emendamento, il fascismo e il futuro del dissenso (Pe Moskowitz)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro presenta un'analisi critica della libertà di parola in America, sostenendo che il potere e la ricchezza influenzano in modo significativo chi può parlare liberamente e chi no. Esplora esempi storici e contemporanei in cui la libertà di parola è limitata, soprattutto per i gruppi emarginati. Tuttavia, le opinioni sul libro variano ampiamente: alcuni ne lodano le intuizioni, mentre altri ne criticano la scrittura e i pregiudizi percepiti.

Vantaggi:

Analisi stimolante della libertà di parola, evidenzia l'influenza della ricchezza sui diritti di parola, contesto storico ben studiato, resoconto personale avvincente, stile di scrittura accessibile e incoraggia l'impegno critico con le questioni del Primo Emendamento.

Svantaggi:

Scarsa organizzazione e qualità della scrittura, pregiudizio percepito verso le opinioni socialiste, sensazione di confusione sull'argomentazione dell'autore, alcuni lettori la trovano sconclusionata o incoerente, e critiche all'autore per essere troppo estremo o intollerante nelle prospettive.

(basato su 24 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Case Against Free Speech: The First Amendment, Fascism, and the Future of Dissent

Contenuto del libro:

Un'inchiesta che mette in luce le potenti forze conservatrici che hanno condotto una battaglia pluridecennale per dirottare il significato della libertà di parola - e come possiamo rivendicarla.

È in corso un dibattito critico su uno dei nostri diritti più preziosi: la libertà di parola. Si discute se sia a rischio, se gli studenti universitari la temano, se i neonazisti la meritino e se il governo la difenda adeguatamente.

Ma come mostra provocatoriamente P. E. Moskowitz in The Case Against Free Speech, il termine è stato definito e ridefinito per adattarsi a chi è al potere e, negli ultimi anni, è stato catturato dalla destra per promuovere la propria agenda. Inoltre, il nostro investimento nel Primo Emendamento oscura una scomoda verità: la libertà di parola è impossibile in una società diseguale in cui poche corporazioni e gli ultraricchi finanziano i movimenti politici, milioni di elettori sono privi di diritti e il nostro governo mette abitualmente a tacere i critici del razzismo e del capitalismo.

Intrecciando storia e reportage da Charlottesville, Skokie, Standing Rock e dai campus universitari dove le proteste studentesche sono balzate agli onori della cronaca nazionale, Moskowitz sostiene che questi flash point rivelano molto di più sullo stato della nostra democrazia che su chi è autorizzato a dire cosa.

La nostra attuale definizione di libertà di parola riproduce il potere e dissuade il dissenso, ma sta emergendo un nuovo ideale. In questo correttivo necessario e fortemente argomentato, Moskowitz sostiene che la parola è uno strumento per esporre la verità, chiedere l'uguaglianza e lottare per tutte le nostre libertà civili.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781568588643
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2019
Numero di pagine:272

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)