Il campo di battaglia di imperitura memoria: Passchendaele e la leggenda Anzac

Titolo originale:

The Battlefield of Imperishable Memory: Passchendaele and the Anzac Legend

Contenuto del libro:

Il saliente di Ypres “era il terreno di battaglia preferito dal diavolo e dai suoi tirapiedi”, scrisse un militare rientrato dopo la Prima guerra mondiale. Pochi di coloro che combatterono nella famigerata terza battaglia di Ypres - oggi nota come Passchendaele - nel 1917 non sarebbero stati d'accordo.

Tutte e cinque le divisioni di fanteria dell'Australian Imperial Force (AIF) furono impegnate in questa sanguinosa campagna. Nonostante i primi successi, i loro attacchi si arenarono davanti al devastato villaggio belga di Passchendaele quando le piogge autunnali inzupparono il campo di battaglia, trasformandolo in un immenso pantano. Quando l'AIF si ritirò, aveva subito oltre 38.000 perdite, tra cui 10.000 morti, superando di gran lunga le perdite australiane in qualsiasi altra campagna della Grande Guerra.

Data l'entità dei loro sacrifici, le imprese degli australiani in Belgio dovrebbero essere ben note in una nazione che ha commemorato con fervore il suo coinvolgimento nella Prima guerra mondiale. Tuttavia, Passchendaele occupa un posto ambiguo nella memoria collettiva australiana.

Tracciando il lavoro commemorativo di agenti ufficiali e non - tra cui quello di C. E.

W. Bean, dell'Australian War Memorial, dei soldati rimpatriati, dei pellegrini sul campo di battaglia e, più recentemente, del Dipartimento per gli Affari dei Veterani, che ha lavorato in collaborazione con gli abitanti del Belgio - The Battlefield of Imperishable Memory esplora il motivo per cui queste battaglie sono diventate, e rimangono tuttora, periferiche rispetto alla narrazione dominante della Prima guerra mondiale in Australia: la leggenda degli Anzac.