Il baseball nel Giappone occupato: La politica culturale del dopoguerra

Titolo originale:

Baseball in Occupied Japan: Us Postwar Cultural Policy

Contenuto del libro:

In che modo il baseball fu usato per promuovere i valori degli Stati Uniti nel Giappone occupato? La prima partita di baseball professionale giapponese del dopoguerra si tenne il 23 novembre 1945, appena 100 giorni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Durante l'occupazione del Giappone, il Quartier Generale cercò di sopprimere e regolamentare il budo (arti marziali giapponesi) come reliquia del militarismo prebellico, ma incoraggiò il gioco e la visione delle partite di baseball come efficace strumento di lavoro di squadra e di sportività. Baseball in Occupied Japan esamina la rinascita del baseball giapponese nell'era dell'occupazione, concentrandosi sul modo in cui il governo statunitense portò avanti la sua politica di diplomazia culturale nell'ambito dello sport.

I capitoli si concentrano sui vari mezzi con cui gli Stati Uniti attraverso il GHQ controllarono e promossero lo sport in Giappone come forma di diplomazia culturale, tra cui la propagazione dell'immagine di Jackie Robinson come esempio di unificazione americana, il tour dei San Francisco Seals in Giappone, la promozione dello sport attraverso i film del CIE e la proibizione di arti marziali come il kendo.