Ignoranza violenta: Confrontarsi con il razzismo e il controllo delle migrazioni

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Titolo originale:

Violent Ignorance: Confronting Racism and Migration Control

Contenuto del libro:

Un politico eletto viene assassinato per strada da un terrorista associato a gruppi politici estremisti, e la risposta nazionale è quella di incoraggiare i picnic. Migliaia di persone sono detenute in condizioni simili a quelle di una prigione, senza controllo giudiziario né limiti di tempo per la loro condanna. Il tentativo di riaffermare la sovranità nazionale e i confini porta migliaia di cittadini a registrare la doppia cittadinanza in altri Paesi, alcuni superando le associazioni familiari con il genocidio nel loro secondo Paese di nazionalità per farlo.

Questa è la vita nel Regno Unito oggi. Come è possibile che le cose continuino a essere "normali"? Come possiamo affrontare questi fenomeni e perché spesso ci rifiutiamo di farlo? Quali sono le pratiche che ci aiutano ad accettare l'inconcepibile? Come possiamo affrontare gli orrori che ci vengono incontro ogni giorno, invece di diventare desensibilizzati ad essi?

Violent Ignorance si propone di esaminare queste questioni attraverso la comprensione di come il passato persista nel presente, di come i traumi vengano messi a tacere o riappaiano e di come si possano reimmaginare l'identità e i legami in modi che contrastino - anziché ignorare - la violenza storica. In particolare, Hannah Jones mostra come i controlli e l'applicazione delle frontiere, e il loro corollario, il razzismo e la violenza, siano cambiati nel tempo. Rifacendosi a pensatori che vanno da John Berger a Ben Okri, da Audre Lorde a Susan Sontag, il libro si interroga su cosa significhi appartenere e discute come le gerarchie di appartenenza siano rivelate da ciò che possiamo vedere e da ciò che possiamo ignorare.