Idealista scettico: Michael Oakeshott come critico dell'Illuminismo

Titolo originale:

Sceptical Idealist: Michael Oakeshott as a Critic of the Enlightenment

Contenuto del libro:

Questo è il primo studio che fornisce un'interpretazione strutturata del significato della critica di Michael Oakeshott all'Illuminismo. Considerando il pensatore come un "idealista scettico" che pone una seria sfida alle posizioni intellettuali informate dall'Illuminismo, questo libro cerca di risolvere alcune delle questioni dibattute dagli studiosi di Oakeshott.

L'autore sostiene che la famosa critica di Oakeshott al filosofismo e al razionalismo esprime in realtà il senso della crisi della modernità filosofica. Inoltre, nonostante alcune recenti interpretazioni, nel corso della sua carriera intellettuale Oakeshott non ha mai modificato la sua analisi di questi due temi: la filosofia come persistente ristabilimento della completezza attraverso il superamento dell'astrattezza, e i modi dell'esperienza come mondi di discorso autoconsistenti. Applicando questa filosofia ai suoi scritti morali e politici, Oakeshott ha corretto uno squilibrio a favore della posizione etica illuminista - "la sovranità della tecnica", "la verità morale dimostrativa", "la politica della fede" e "l'associazione imprenditoriale" - rivitalizzando l'importanza della "conoscenza tradizionale", "la conversazione", "l'intimità", "la politica dello scetticismo" e "l'associazione civile".

Oakeshott non è né un liberale dottrinale né un conservatore dogmatico, ma uno scettico filosofico. Inoltre, il contributo di Oakeshott alla storia non risiede solo nel suo sforzo di trascendere la posizione storiografica illuminista - separando lo storico dalla concezione naturalizzata della Storia su cui poggia la cosiddetta "storia scientifica" - ma anche nella sua soluzione idealistica al "dilemma temporale" e alla "tensione epistemica" nella storia che hanno a lungo assillato i filosofi.