I segreti gnostici dei Naasseni: Gli insegnamenti iniziatici dell'Ultima Cena

Recensioni dei lettori

Il libro offre un'esplorazione approfondita del cristianesimo gnostico, concentrandosi in particolare sulla setta dei Naasseni e sui suoi insegnamenti. Sostiene che il cristianesimo delle origini, in particolare attraverso il Concilio di Nicea, ha perso l'essenza del messaggio di Gesù, che era più allineato con le idee gnostiche dell'immanenza divina. Sebbene l'autore offra intuizioni affascinanti e ampi riferimenti scientifici, alcuni lettori troveranno le sue interpretazioni occasionalmente speculative e il libro potrebbe risultare ostico per coloro che sono nuovi all'argomento.

⬤ Offre un'analisi avvincente del cristianesimo primitivo e degli insegnamenti gnostici, in particolare della setta di Naassene.
⬤ Fornisce ampi riferimenti e note a piè di pagina, consentendo ai lettori di verificare le fonti.
⬤ Stimola una riflessione profonda sulla natura della divinità e sull'esperienza personale del divino.
⬤ Ricercata e approfondita, fornisce un contesto storico al materiale presentato.
⬤ Affronta l'influenza della filosofia pagana sui primi insegnamenti cristiani.

⬤ Alcuni lettori ritengono che le interpretazioni dell'autore siano occasionalmente di ampio respiro o speculative.
⬤ Non è raccomandato come prima lettura sullo gnosticismo, poiché potrebbe risultare complesso per i principianti.
⬤ Alcuni lettori segnalano difficoltà nel seguire la narrazione, evidenziando la necessità di un'organizzazione più chiara.
⬤ Esistono critiche riguardo all'obiettività del libro e alla sua dipendenza da approfondimenti non storici.

(basato su 26 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Gnostic Secrets of the Naassenes: The Initiatory Teachings of the Last Supper

Contenuto del libro:

Rivela il significato nascosto del Graal e una dottrina cristiana segreta per raggiungere una coscienza superiore.

- Mostra che lo gnosticismo non è un derivato del cristianesimo, ma la rivelazione del vero messaggio di Gesù.

- Descrive l'antica relazione tra acqua e spirito.

- Spiega la dottrina dell'immanenza insegnata da Gesù nell'Ultima Cena.

- Presenta il testo di partenza tradotto da La confutazione di tutte le eresie del vescovo Ippolito, l'unica testimonianza esistente del Discorso di Naassene.

Nel III secolo d.C., il vescovo cattolico Ippolito compose la Confutazione di tutte le eresie, in cui il suo principale bersaglio era la setta gnostica dei Naasseni, i cui scritti includevano un resoconto dei reali insegnamenti di Gesù durante l'Ultima Cena. Contrariamente agli attacchi della Chiesa, i Naasseni non erano un derivato eretico del cristianesimo, ma l'autentica fondazione e diffusione del messaggio di Cristo. In effetti, gran parte di ciò che passa per cristianesimo non ha nulla a che fare con gli insegnamenti originali del suo fondatore.

Il messaggio registrato nel Sermone di Naassene era destinato a una cerchia ristretta di discepoli che erano pronti per un'iniziazione avanzata agli insegnamenti sapienziali di Gesù. Il Graal di cui si parlava non era un vero e proprio calice, ma un simbolo della presenza del divino. Gli insegnamenti riguardavano il risveglio dello spirito e includevano pratiche volte a ripristinare la connessione perduta dell'anima con Dio. L'immanenza, nel vero senso inteso da Gesù, permette quindi il raggiungimento spirituale in questa vita da parte di individui comuni, senza l'intermediazione della Chiesa o del sacerdote. Questo era il vero significato dell'Ultima Cena e il motivo per cui i Naasseni credevano che Gesù fosse il compimento di tutte le tradizioni misteriche.