I panzer di Hitler a est: La seconda guerra mondiale reinterpretata

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Titolo originale:

Hitler's Panzers East: World War II Reinterpreted

Contenuto del libro:

Quanto è stata vicina la Germania a vincere la Seconda guerra mondiale? Hitler gettò via la vittoria in Europa dopo che le sue truppe avevano schiacciato le armate sovietiche che difendevano Mosca nell'agosto 1941? R. H. S. Stolfi offre un nuovo quadro drammatico della condotta di Hitler nella Seconda guerra mondiale e una fondamentale reinterpretazione del corso della guerra.

In genere si ritiene che Adolf Hitler sia stato guidato da una mentalità di guerra lampo negli anni dal 1939 al 1941. In realtà, sostiene Stolfi, egli non aveva una simile visione della guerra. Dal giorno in cui la Gran Bretagna e la Francia dichiararono guerra, Hitler reagì con una mentalità profondamente conservatrice e perseguì una strategia circoscritta, spingendo le linee d'assedio poste dagli Alleati intorno alla Germania. L'interpretazione di Hitler come assediante spiega le sue apparenti aberrazioni in relazione a Dunkerque, la sua fissazione per la presa di Leningrado e la sua fatidica decisione, nell'estate del 1941, di deviare il Gruppo d'armate Centro verso l'Ucraina quando sia Mosca che la vittoria nella Seconda guerra mondiale erano a portata di mano.

Ignorando l'orientamento all'assedio di Hitler, l'esercito tedesco pianificò campagne lampo. Grazie a concetti operativi audaci e a tattiche coraggiose, l'esercito ottenne vittorie su diverse potenze alleate nella Seconda guerra mondiale, che portarono alla grande campagna contro l'Unione Sovietica nell'estate del 1941. Stolfi ipotizza che nell'agosto 1941 il Gruppo d'armate Centro tedesco avesse la forza sia per distruggere le armate rosse che difendevano la capitale sovietica, sia per avanzare verso Mosca e oltre. La sconfitta dell'Unione Sovietica avrebbe assicurato la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale. Ciononostante, Hitler ordinò al gruppo di armate di dirigersi verso sud per assicurare le risorse dell'Ucraina contro un potenziale assedio. E la vittoria tedesca, virtualmente assicurata, scivolò via.

Questa radicale reinterpretazione di Hitler e delle capacità dell'esercito tedesco porta a una rivalutazione della Seconda guerra mondiale, in cui la lezione da trarre non è come gli Alleati abbiano vinto la guerra, ma quanto i tedeschi siano stati vicini a una vittoria rapida e decisiva, molto prima che gli Stati Uniti fossero coinvolti nella battaglia.