I nostri lividi cantavano viola

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I nostri lividi cantavano viola (Malcolm Friend)

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Titolo originale:

Our Bruises Kept Singing Purple

Contenuto del libro:

In Our Bruises Keep Singing Purple, il poeta afro-giamaicano-boricua Malcolm Friend ci ha regalato una raccolta politicamente carica e culturalmente sveglia. Realizzata in un dialetto latinx ritmato, emergente da radici ancestrali e ripiantato nello spettro urbano dell'hip-hop e del rap, la voce di Friend è ispirata dal cuore, alimentata dall'anima, un griot new-wave, un'arma impavida forgiata dal South End di Seattle, da Porto Rico e da Pittsburgh. Friend crea storie personali e familiari che collegano tragedie comuni e coscienza nazionale in espressioni di rabbia, affermazione e autodeterminazione, affrontando la brutale realtà di essere neri e giovani mentre si è stretti nella morsa coloniale dell'America, arruolando le vibrazioni di maestri del suono come Ismael Rivera, Cheo Feliciano, Tato Laviera e Bob Marley. Friend insegue i fantasmi che emergono dalle cicatrici viventi e dalle dolorose realizzazioni vissute dalle persone di colore che accadono dal barbiere, al bar, al tavolo da pranzo, al college, sulla 7, tra un mofongo di jazz, blues, calypso, rumba, bomba, plena e celebrazioni dembow, dove si trova il suo cuore. --Sandra María Esteves

In Our Bruises Kept Singing Purple, Malcolm Friend percorre la curvatura della nota blu, rivelando nei suoi versi meditabondi, cantabili e formalmente magistrali, patrimoni che vanno dall'ancestrale alla vibrazione e alla violenza di questo momento. Ci guida con attenzione attraverso le complessità del suo paesaggio e della sua identità di afro-latino, mentre sfodera la sua destrezza linguistica e letteraria. L'equilibrio tra bellezza e forza è mantenuto sia in inglese che in spagnolo, con un significato e un'integrità metaforica che vengono mantenuti. Dall'ossessionante risonanza del lamento di Orfeo al fascino dell'afoso bolero, dall'anima che rasserena un uomo quando sua madre teme il furto del suo sangue lontano da casa alla tensione della bomba e del blues nelle ossa, ecco le poesie che ci riportano alla purezza del suono nella loro attenta e studiata composizione. Amico ci mostra le verità terribili, delicate, amate, sempre mutevoli; ci guida a sentire oltre l'arresto delle nostre orecchie.

--Raina J. León, PhD, autrice di sombra: (dis)locate e fondatrice di The Acentos Review Blues e Bomba benedicono le pagine di questa raccolta unica. Incarnano quelle voci assillanti del dubbio, del “no” e della sfida, e delle decine. Nascono dall'inglese e dallo spagnolo, da Seattle, dalla transitorietà, dalle chiacchiere e dai canti e dalle distanze. E... devo proprio dirlo? Le ferite di ieri e i lividi di oggi. Li-Young Lee una volta ha descritto la poesia come una sorta di nostalgia di casa. Le poesie di Malcolm, nostalgiche e tenere, evocano questa sensazione. Queste poesie sono sorprendenti e affermative. Hanno la loro forza. Sanno da dove vengono. --Yona Harvey, autrice di “Hemming the Water”.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781732403208
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Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)