I miei tempi: Memorie del dissenso

Punteggio:   (5,0 su 5)

I miei tempi: Memorie del dissenso (L. Hess John)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro offre una prospettiva da insider sull'informazione giornalistica, concentrandosi in particolare sul New York Times e sulle sue decisioni editoriali. Pur avendo spunti importanti e motivando i lettori a confrontarsi con i problemi della società, può richiedere una conoscenza preliminare di eventi passati che sono diventati oscuri.

Vantaggi:

Fornisce una visione dall'interno dell'informazione giornalistica
motiva i lettori a riconoscere la corruzione e l'ipocrisia
ben scritto da un autore competente
rilevante per chi è interessato al giornalismo.

Svantaggi:

Presuppone la familiarità con alcuni argomenti che potrebbero non essere più noti; alcuni lettori potrebbero trovarlo datato.

(basato su 2 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

My Times: A Memoir of Dissent

Contenuto del libro:

My Times è uno sguardo critico sul New York Times dall'interno. John Hess ha lavorato al giornale per ventiquattro anni come redattore, redattore, corrispondente estero, reporter investigativo e critico gastronomico, da New York a Parigi al Medio Oriente e ritorno.

Durante il suo incarico, Hess ha avuto a che fare con alcune delle figure più importanti del giornalismo degli ultimi cinquant'anni, tra cui Cyrus Sulzberger e suo cugino Punch, A. M. Rosenthal, Seymour Hersh, Scotty Reston e Homer Bigart.

Ma non si tratta di una vita dei santi; i giornalisti, secondo le osservazioni di Hess, sfornavano per lo più testi poco ambiziosi e conformisti, e quando non lo facevano, i redattori li "aggiustavano". Hess sostiene che il giornale ha deliberatamente falsato la sua copertura del Vietnam in un momento cruciale.

Ripercorre la stretta associazione della famiglia editoriale Sulzberger con i leader mondiali che il giornale pretendeva di coprire in modo obiettivo. In seguito Hess dimostra che il Times conosceva molto meglio il jet-set che il suo trascurato cortile; pochi al giornale negli anni Settanta sembravano in grado di riconoscere il Bronx su una mappa.

My Times non è privo di calore per la Good Gray Lady. Hess elogia i singoli giornalisti e redattori, e nota che lavorare per "il giornale più influente del mondo" gli ha dato la possibilità di portare avanti diverse campagne per la giustizia, alcune delle quali vengono qui ricordate: il fuoco di paglia giornalistico che ha scatenato in relazione allo scandalo delle case di cura dello Stato di New York; la sua denuncia delle truffe al Metropolitan Museum of Art; e la sua rivelazione della corruzione in diverse amministrazioni del Municipio.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781583226049
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)