I media del conflitto

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Titolo originale:

The Media of Conflict

Contenuto del libro:

Le guerre selvagge in Bosnia, Ruanda, Liberia, Iraq e in molti altri luoghi continuano a riempire i nostri schermi televisivi e i nostri giornali con terribili immagini di conflitto. Nonostante l'ottimismo per la pace nel mondo, portato dal crollo delle ostilità tra le superpotenze all'inizio degli anni Novanta, sembra che ci troviamo di fronte a più guerre, o almeno a guerre più traumatiche dal punto di vista sociale.

Troppo spesso i media suggeriscono che questi conflitti sono causati dal ritorno di lealtà e odi primordiali dopo il crollo della Guerra Fredda, o che i massacri di massa possono essere spiegati facendo riferimento alla natura intrinsecamente malvagia di individui o gruppi. Questo libro contrasta questo tipo di assurdità e si chiede perché tali opinioni si siano diffuse. Esamina il ruolo dei media nell'istigare i conflitti all'interno delle nazioni, nonché l'impatto negativo delle notizie sulla percezione internazionale e sul processo decisionale.

Ma rivela anche quanto possa essere prezioso un giornalismo informato. Soprattutto, evidenzia i pericoli di basare l'analisi su vaghe asserzioni sulle motivazioni umane profonde, o su mitologie del passato e del presente promosse dagli stessi protagonisti.