I media cinesi nell'ordine mondiale emergente

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Titolo originale:

China's Media in the Emerging World Order

Contenuto del libro:

“Ho un bel ricordo di quando guardavo Hugo de Burgh gestire i media cinesi e non riesco a pensare a nessuno più qualificato per parlarci di un argomento di importanza sempre crescente”.

Boris Johnson, primo ministro del Regno Unito.

Un'indagine eccellente, ben scritta e importante che dovrebbe essere presente sugli scaffali di tutti coloro che sono interessati alla Cina e ai media".

Alan MacFarlane, professore di antropologia, Università di Cambridge.

Ben scritto e un buon punto di accesso soprattutto per gli studenti che non sono stati precedentemente esposti ai media cinesi... Lo consiglierò sicuramente ai miei studenti".

Pablo Morales, docente di Media e comunicazione all'Università di Leeds.

La Cina sta sfidando i potenti colossi Google e Facebook e sta creando nuovi media alternativi. 750 milioni di persone sono attive sul suo Social Mediascape e ci sono un miliardo di telefoni cellulari che utilizzano le innovative applicazioni con cui i cinesi conducono la loro vita.

Anche se in ritardo, già quattro delle principali società di New Media del mondo sono cinesi. I vecchi media cinesi - televisione, giornali, radio - sfidano le potenze consolidate che a lungo sono state ritenute inattaccabili, come la CNN e la BBC. Prodotti in molte lingue e in ogni continente, stanno ridefinendo l'agenda e raccontando la storia alla maniera della Cina, non solo con notizie e documentari, ma anche con l'intrattenimento. Il più grande produttore di fiction televisive del mondo sta ora producendo le sue storie per l'esportazione.

China's Media racconta perché e come. Indaga sui media cinesi, sui loro punti di forza e di debolezza e sulle loro differenze rispetto all'Occidente. Questa guida dettagliata ed esaustiva intende mostrare la loro immensa varietà e diversità e dimostra come siano diventati una nuova e potente forza nel mondo dei media.