I manoscritti cechi: Falsificazione, traduzione e mito nazionale

Titolo originale:

The Czech Manuscripts: Forgery, Translation, and National Myth

Contenuto del libro:

I Manoscritti cechiè dedicato a uno dei più importanti falsi letterari sul modello della poesia ossianica di Macpherson. I Manoscritti della Corte della Regina e della Montagna Verde, scoperti nel 1817 e nel 1818, svolsero un ruolo di primo piano nella rinascita nazionale ceca, fungendo da testi fondanti della mitologia nazionale e da opere sacre nel lungo periodo in cui furono considerati autentici.

Un falso letterario di successo dice molto su ciò che una cultura vuole e di cui ha bisogno in un particolare momento. Un aspetto affascinante di questa storia è come un falso di successo sia stato in grado di funzionare in modo integrale come parte della rinascita culturale ceca del XIX secolo, sia perché ha fatto leva sulle aspettative e sui valori nazionalisti, sia perché ha soddisfatto le reali esigenze culturali in molti modi migliori delle opere letterarie e dei manufatti storici autentici. È affascinante anche la figura del vanaglorioso Vclav Hanka, un falsario prolifico e dedito alla falsificazione, che probabilmente fu al centro del giro di cospirazione che creò i manoscritti e che, come bibliotecario del Museo Nazionale Ceco, continuò ad alterarne molti altri.

David Cooper analizza cosa ha reso i Manoscritti un'imitazione convincente dei loro modelli serbi e russi. Esamina il modo in cui la traduzione ha plasmato la loro composizione e il vantaggio di esaminarli come pseudotraduzioni, e indaga i rituali quasi religiosi e le pratiche commemorative che si svilupparono intorno ad essi. I manoscritti cechi inseriscono l'esperienza ceca nei più ampi sviluppi della storia europea.