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Il libro racconta con forza ed emozione l'esperienza di Melba Patillo Beals, una delle prime studentesse nere a integrare la Central High School di Little Rock, in Arkansas, alla fine degli anni Cinquanta. È altamente consigliato agli studenti delle scuole superiori e a coloro che sono interessati alla storia dei diritti civili, in quanto offre una prospettiva personale su un momento critico della storia americana.
Vantaggi:I lettori hanno lodato il libro per la narrazione avvincente, la profondità emotiva e l'onesta rappresentazione delle lotte e delle esperienze dell'autrice. Molti lo considerano una lettura essenziale per comprendere le ingiustizie storiche e cattura il coraggio e la resilienza dei Little Rock Nine. La scrittura è descritta come coinvolgente, con la capacità di suscitare forti reazioni emotive.
Svantaggi:Alcuni lettori hanno trovato il ritmo lento o la scrittura un po' ripetitiva, che a volte ha portato a una perdita di interesse. Alcuni hanno detto che i riferimenti religiosi sembravano scollegati dalla narrazione generale. Inoltre, alcune recensioni hanno indicato che, sebbene il libro sia importante, potrebbe non catturare l'attenzione dei lettori occasionali con la stessa efficacia di chi è più interessato alla storia dei diritti civili.
(basato su 276 recensioni dei lettori)
Warriors Don't Cry: A Searing Memoir of the Battle to Integrate Little Rock's Central High
In questo essenziale racconto autobiografico di una delle figure più potenti del Movimento per i diritti civili, Melba Pattillo Beals dei Little Rock Nine esplora non solo la forza oppressiva del razzismo, ma anche la capacità dei giovani di cambiare le idee sulla razza e sull'identità. Nel 1957, ben prima del discorso "I Have a Dream" di Martin Luther King, Melba Pattillo Beals e altri otto adolescenti divennero simboli iconici del Movimento per i diritti civili e dello smantellamento del Jim Crow nel Sud americano quando integrarono la Central High School di Little Rock sulla scia della storica sentenza della Corte Suprema del 1954, Brown v.
Board of Education. Durante il suo straziante calvario, Melba fu derisa dai compagni di scuola e dai loro genitori, minacciata dalla corda di un linciaggio, attaccata con candelotti di dinamite accesi e ferita dall'acido spruzzato negli occhi. Ma in tutto questo ha agito con dignità e coraggio, rifiutandosi di tirarsi indietro.
Warriors Don't Cry è, a volte, un difficile ma necessario promemoria delle preziose lezioni che possiamo imparare dal passato della nostra nazione. È una storia di coraggio e del coraggio di una manciata di giovani studenti neri che hanno usato la loro voce per influenzare il cambiamento in un periodo turbolento.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)