I figli della perdizione: I Melungeon e la lotta dell'America mista

Punteggio:   (4,7 su 5)

I figli della perdizione: I Melungeon e la lotta dell'America mista (Tim Hashaw)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro fornisce un'esplorazione informativa del popolo Melungeon e della sua complessa eredità, con un'attenzione specifica alla genealogia e al contesto storico. Pur avendo ricevuto apprezzamenti per la profondità delle ricerche e degli approfondimenti, alcuni lettori lo hanno trovato carente nel flusso narrativo e nella documentazione dettagliata di alcune affermazioni.

Vantaggi:

Ben studiato
informativo sulla genealogia e sulla storia
spinge ad approfondire la comprensione dei Melungeon e dei gruppi affini
accolto positivamente dai genealogisti
disponibile ad un buon prezzo
esplora i temi del pregiudizio e dell'eugenetica.

Svantaggi:

Un po' arido per i lettori generici
manca di flusso narrativo
alcune affermazioni sugli individui (come Drury Going) possono mancare di documentazione primaria
alcune parti del libro possono essere ripetitive
non è coinvolgente come le opere precedenti dello stesso autore.

(basato su 17 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Children of Perdition: Melungeons and the Struggle of Mixed America

Contenuto del libro:

Alcuni gruppi oppressi hanno combattuto con le armi, altri con i tribunali, altri ancora con la disobbedienza civile; i Melungeon, invece, hanno combattuto raccontando favole. Bianchi e neri diedero il nome di “figli della perdizione” agli americani misti durante i 300 anni in cui il matrimonio tra bianchi e non bianchi fu vietato.

Le comunità miste erano socialmente inferiori alle comunità di schiavi liberati, sebbene avessero la pelle più chiara. Per sfuggire alle persecuzioni causate dallo stigma di avere sangue africano, questi gruppi inventarono storie fantastiche sulle loro origini, note generalmente come leggende della “colonia perduta”. Dalla fondazione dell'America, attraverso la Rivoluzione americana, la Guerra civile e la Seconda guerra mondiale, l'autore documenta le storie di diverse comunità miste affini, nate in Virginia nel 1619 e tuttora esistenti, e mostra come hanno reagito al razzismo nel corso di quattro secoli. I conflitti hanno portato all'imprigionamento, alle frustate, alla schiavitù, al linciaggio, alle battaglie con le armi, alla sterilizzazione forzata e all'esilio, ma sono sopravvissuti. La visione americana della mescolanza divenne sempre più intollerante e portò a un piano del XX secolo per esiliare forzatamente in Africa i cittadini statunitensi con una sola goccia di sangue nero, anche se i loro antenati erano arrivati prima del Mayflower. Le prove documentano la collaborazione tra i puristi della razza americani e i principali tedeschi nazisti che hanno perpetrato l'Olocausto. L'autore esamina le teorie della purezza etnica e della superiorità etnica e rivela come le persone miste abbiano risposto ai miti della “razza pura” con miti di origine propri, mentre i simpatizzanti nazisti nei governi statali e federali segregavano gli americani misti, citando il mito della supremazia ariana. Infine, Children of Perdition spiega perché molti americani considerano la mescolanza innaturale e mostra come le persone miste continuino a confrontarsi oggi con lo standard Jim Crow della “goccia che fa traboccare il vaso”.

Alcuni gruppi oppressi hanno combattuto con le armi, altri con i tribunali, altri ancora con la disobbedienza civile; i Melungeon, invece, hanno combattuto raccontando favole. Bianchi e neri diedero il nome di “figli della perdizione” agli americani misti durante i 300 anni in cui il matrimonio tra bianchi e non bianchi fu vietato.

Le comunità miste erano socialmente inferiori alle comunità di schiavi liberati, sebbene avessero la pelle più chiara. Per sfuggire alle persecuzioni causate dallo stigma di avere sangue africano, questi gruppi inventarono storie fantastiche sulle loro origini, note generalmente come leggende della “colonia perduta”. Dalla fondazione dell'America, attraverso la Rivoluzione americana, la Guerra civile e la Seconda guerra mondiale, l'autore documenta le storie di diverse comunità miste affini, nate in Virginia nel 1619 e tuttora esistenti, e mostra come hanno reagito al razzismo nel corso di quattro secoli. I conflitti hanno portato all'imprigionamento, alle frustate, alla schiavitù, al linciaggio, alle battaglie con le armi, alla sterilizzazione forzata e all'esilio, ma sono sopravvissuti. La visione americana della mescolanza divenne sempre più intollerante e portò a un piano del XX secolo per esiliare forzatamente in Africa i cittadini statunitensi con una sola goccia di sangue nero, anche se i loro antenati erano arrivati prima del Mayflower. Le prove documentano la collaborazione tra i puristi della razza americani e i principali tedeschi nazisti che hanno perpetrato l'Olocausto. L'autore esamina le teorie della purezza etnica e della superiorità etnica e rivela come le persone miste abbiano risposto ai miti della “razza pura” con miti di origine propri, mentre i simpatizzanti nazisti nei governi statali e federali segregavano gli americani misti, citando il mito della supremazia ariana. Infine, Children of Perdition spiega perché molti americani considerano la mescolanza innaturale e mostra come le persone miste continuino a confrontarsi oggi con lo standard Jim Crow della “goccia che fa traboccare il vaso”.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780881460742
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2003
Numero di pagine:192

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)