I buoni muoiono giovani: Il verdetto su Henry Kissinger

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Titolo originale:

The Good Die Young: The Verdict on Henry Kissinger

Contenuto del libro:

“La raccolta ha un tono comico ma erudito”.

-Sophia Nguyen, The Washington Post.

Kissinger è morto, ma la sua eredità intrisa di sangue resiste.

Se l'establishment della politica estera americana è una grande cittadella, allora Henry Kissinger è il demone che infesta i suoi corridoi. Per mezzo secolo, è stato una figura onnipresente nelle sale di guerra e nei briefing con la stampa, accompagnando doverosamente l'impero americano in una serie di fasi di crescita. Per diverse generazioni di attivisti contro la guerra, Kissinger ha personificato la depravazione della macchina bellica americana.

Il mondo che Kissinger ha creato è il mondo in cui viviamo, dove le condizioni ideali di investimento sono generate dalla canna di una pistola. Oggi, il capitalismo globale e l'egemonia degli Stati Uniti sono sostenuti dal più potente esercito mai concepito. Qualsiasi visione politica per cui valga la pena lottare deve promettere la fine del ciclo di guerre senza fine che affligge il mondo nel XXI secolo. E rompere questo ciclo significa mettere nel mirino i due mali gemelli del capitalismo e dell'imperialismo.

In questo libro, Jacobin segue la traiettoria infuocata di Kissinger in giro per il mondo - non perché fosse l'incarnazione del male, ma perché, più di ogni altra figura pubblica, illustra i legami tra il capitalismo, l'impero e il circolo vizioso della guerra infinita che ci affligge ancora oggi.