Home Rule: Sovranità nazionale e separazione tra nativi e migranti

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Titolo originale:

Home Rule: National Sovereignty and the Separation of Natives and Migrants

Contenuto del libro:

In Home Rule Nandita Sharma ripercorre la formazione storica e la separazione politica di nativi e migranti dal XIX secolo a oggi per teorizzare la rappresentazione dei migranti come “invasori coloniali”.

La categoria imperial-statale di nativo, inizialmente un marchio di status colonizzato, è stata rivitalizzata in quello che Sharma definisce il Nuovo Ordine Mondiale Postcoloniale degli Stati nazionali. Sotto il dominio postcoloniale, le rivendicazioni di autoctonia - essere il “popolo di un luogo” - sono mobilitate per definire la vera appartenenza nazionale.

Di conseguenza, i migranti - la quintessenza delle “persone fuori posto” - rischiano sempre più spesso l'esclusione, l'espulsione o addirittura lo sterminio. Questa tendenza all'autoctonia ha portato a un indurimento dei nazionalismi. I criteri di appartenenza politica si sono ridotti, i controlli sull'immigrazione si sono intensificati, mentre le pratiche di espropriazione e sfruttamento si sono ampliate.

Queste politiche esemplificano la politica postcoloniale della sovranità nazionale, una politica che secondo Sharma contiene i nostri sogni di decolonizzazione. Home Rule rifiuta i nazionalismi e chiede la dissoluzione delle categorie dominanti di nativo e di migrante, in modo da poter costruire un luogo comune e mondano in cui si realizzi la nostra libertà fondamentale di rimanere e di muoverci.