Hitler contro Stalin: Il fronte orientale, 1941-1945

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Titolo originale:

Hitler vs. Stalin: The Eastern Front, 1941-1945

Contenuto del libro:

L'invasione tedesca dell'Unione Sovietica, il 22 giugno 1941, diede inizio a una guerra che durò quasi quattro anni e creò il teatro di gran lunga più sanguinoso della Seconda guerra mondiale. Nella narrazione convenzionale di questa guerra, Hitler fu sconfitto da Stalin perché, come Napoleone, aveva sottovalutato le dimensioni e le risorse del suo nemico. In realtà, secondo lo storico John Mosier, Hitler fu molto vicino alla vittoria e perse solo grazie all'intervento degli Alleati occidentali. Il grande trionfo di Stalin non fu vincere la guerra, ma stabilire l'interpretazione prevalente della guerra. La Grande Guerra Patriottica, come è conosciuta in Russia, alla fine si sarebbe rivelata fatale, mettendo in moto eventi che sarebbero culminati nel crollo dell'Unione Sovietica.

Deathride sostiene che le perdite sovietiche nella Seconda Guerra Mondiale erano insostenibili e avrebbero portato alla sconfitta. All'epoca l'Unione Sovietica aveva solo il doppio della popolazione tedesca, ma subiva un tasso di perdite più che doppio e mezzo rispetto a quello tedesco. Poiché Stalin aveva la nota abitudine di imprigionare o uccidere chiunque gli portasse cattive notizie (e spesso anche le loro famiglie), i rapporti sovietici sul campo di battaglia erano fantasie e i piani di battaglia sviluppati dai generali sovietici raramente rispondevano alle circostanze reali. In questo senso, i sovietici conducevano la guerra come facevano per tutto il resto: attraverso la propaganda piuttosto che con i risultati effettivi. A salvare Stalin fu la decisione degli Alleati di aprire il teatro del Mediterraneo. Una volta che gli Alleati minacciarono l'Italia, Hitler fu costretto a ritirare le sue truppe migliori dal fronte orientale e a ridisporle. Inoltre, gli Alleati fornirono veicoli pesanti di cui i sovietici avevano disperatamente bisogno e che non erano in grado di produrre da soli. Non furono le risorse dell'Unione Sovietica a sconfiggere Hitler, ma le risorse dell'Occidente.

In questa provocatoria analisi revisionista della guerra tra Hitler e Stalin, Mosier fornisce una narrazione drammatica e vigorosa degli eventi, mostrando come la maggior parte delle storie precedenti abbia accettato le bugie e le distorsioni di Stalin per produrre un falso senso di trionfo sovietico. Deathride è la vera storia del fronte orientale, fresca e diversa da quella che pensavamo di conoscere.