Hannah Arendt e la crisi della democrazia israeliana

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Titolo originale:

Hannah Arendt and the Crisis of Israeli Democracy

Contenuto del libro:

Mihaely analizza i testi tardivi di Hannah Arendt relativi alle proteste contro la guerra in Vietnam negli anni '60. Attraverso di essi, Mihaely guarda alla realtà politica israeliana riflessa durante le proteste contro il governo Netanyahu, per dimostrare che la Arendt ha parlato dal suo tempo al nostro tempo nel senso più profondo della nostra comprensione del significato della politica in generale.

Contro l'egemonia della tradizione occidentale del pensiero politico che ha ridotto la politica alla questione di chi controlla chi? Arendt porta con sé - ispirata dalla Rivoluzione americana - uno spirito repubblicano di autogoverno. In base alla sua distinzione tra potere e violenza, il potere non deriva dal governo ma dalle opinioni dei cittadini. Poiché oggi i governi, nel degenerante sistema rappresentativo delle democrazie liberali non meno che nei regimi autoritari, hanno sostituito il loro potere (cioè la fiducia del pubblico) con una burocratizzazione repressiva della vita politica che ha eliminato il rapporto con i cittadini, l'unica via d'uscita è una rivoluzione che introduca un nuovo modello con un potere orizzontale.

Questo obiettivo, sostiene Arendt, giustifica da solo la violenza. Pertanto, l'affermazione di Netanyahu secondo cui la violenza dei suoi sostenitori è giustificata dalla violenza di coloro che protestano contro di lui non è accettabile.