Halo: la storia del classico album Violator dei Depeche Mode

Punteggio:   (4,4 su 5)

Halo: la storia del classico album Violator dei Depeche Mode (Kevin May)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro offre uno sguardo interessante, anche se imperfetto, sulla realizzazione dell'album “Violator” dei Depeche Mode. I fan hanno apprezzato gli aneddoti e gli approfondimenti dietro le quinte da parte di persone vicine alla produzione dell'album, mentre alcuni hanno espresso disappunto per la mancanza di contributi diretti della band e per i numerosi errori di editing presenti nel testo.

Vantaggi:

Ottimi approfondimenti e aneddoti sulla band e sulla realizzazione dell'album “Violator”. Coinvolgente sia per i fan sfegatati che per gli ascoltatori occasionali, cattura lo spirito dell'epoca con elementi nostalgici. Alcuni lettori lodano la scrittura e la profondità delle conoscenze presentate.

Svantaggi:

Il libro soffre di notevoli problemi di correzione, tra cui refusi ed errori grammaticali. Molte recensioni menzionano la mancanza di contributi diretti da parte della band, che lo fa sembrare incompleto. È stato criticato perché ripropone informazioni esistenti senza offrire nuovi spunti, e alcuni contributi sono stati considerati irrilevanti.

(basato su 21 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Halo: The Story Behind Depeche Mode's Classic Album Violator

Contenuto del libro:

Registrato in Inghilterra, Danimarca e Italia tra maggio e settembre 1989, il settimo album in studio dei Depeche Mode, “Violator”, è stato un disco fondamentale, amato dai fan e universalmente considerato il punto più alto della creatività della band.

Venduto in 7,5 milioni di copie dopo la sua pubblicazione nel marzo 1990, “Violator” ha dato alla band britannica di culto - Dave Gahan, Martin Gore, Andy “Fletch” Fletcher e Alan Wilder - il plauso della critica che finalmente si meritava. L'approccio avventuroso e altamente sperimentale adottato dal gruppo per le sessioni di registrazione di “Violator” ha prodotto anche due dei singoli più riconoscibili e di successo della band, “Personal Jesus” e “Enjoy The Silence”.

Prodotto dalla band con l'influente guru degli studi di registrazione Flood e mixato dal leggendario François Kevorkian, “Violator” è considerato un lavoro estremamente innovativo da innumerevoli musicisti e DJ, per la sua progressiva sintesi di musica elettronica, rock, dance e pop. L'album ha rivelato una nuova maturità e sensibilità nel songwriting di Martin Gore e ha permesso al curioso Alan Wilder di emergere come principale architetto dell'approccio della band alla produzione in studio.

In questo periodo della storia della band nasce anche una collaborazione di grande fiducia e influenza con il fotografo e designer Anton Corbijn, spesso considerato il quinto membro dei Depeche Mode in questo periodo. Il lavoro di Corbijn con l'agenzia creativa Area per il progetto “Violator” ha prodotto opere d'arte, fotografie, video e cortometraggi iconici e integrati per l'album, i singoli e il tour.

Scritto dai fan sfegatati Kevin May e David McElroy, con “Halo” ci troviamo a seguire la band in studio, durante un intenso e cruciale tour mondiale e sul set di artistici film in Super 8. Osserviamo mentre campioni e suoni vengono faticosamente trasformati in ritmi, mentre si perdono voli per assicurarsi secondi aggiuntivi di missaggio, mentre i dirigenti delle case discografiche nelle sale riunioni deliberano sull'ordine dei singoli dell'album. Ci troviamo nel centro di Los Angeles, sulla scena di una rivolta apocrifa, mentre i fan chiedono a gran voce di farsi autografare le copie dell'album. Osserviamo il ruolo spesso incompreso, ma enormemente importante, che il compianto Andy Fletcher ha avuto nella band e assistiamo alle tumultuose pressioni emotive sul frontman della band, Dave Gahan.

Durante due anni e mezzo intensi e cruciali nella vita del gruppo, seguiamo i Depeche Mode mentre completano la loro metamorfosi in una delle band più significative di una generazione, e collochiamo il successo e le innovazioni di “Violator” al centro del rapido cambiamento dello Zeitgeist musicale di fine anni '80, inizio anni '90.

Più che una biografia di un album, “Halo” va in profondità dietro le quinte del periodo “Violator” della band. Il libro prende la forma di una dettagliata storia orale di coloro che erano presenti in studio con la band, che lavoravano dietro le telecamere, che disegnavano le copertine e che apparivano nei video; i musicisti di supporto, i tour manager, i pubblicisti e i fan.

Il libro contiene interviste dettagliate alle figure centrali coinvolte nella transizione del gruppo verso un'estetica da stadio, nonché a coloro il cui contributo è stato essenziale per la creazione di “Violator”.

Con “Halo”, gli autori Kevin May e David McElroy hanno realizzato una guida essenziale per i fan dei Depeche Mode e per chiunque sia curioso di conoscere la realizzazione di un album classico e di genere.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781803812250
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)