Guerre del petrolio

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Titolo originale:

Oil Wars

Contenuto del libro:

I Paesi ricchi di petrolio sono inclini alla guerra? E, se sì, perché? È opinione diffusa che le guerre contemporanee siano motivate dal desiderio di grandi potenze come gli Stati Uniti o la Russia di controllare le preziose risorse petrolifere e di garantire la sicurezza energetica. Questo libro sostiene che la ragione principale per cui i Paesi ricchi di petrolio sono inclini alla guerra è il carattere della loro società ed economia.

I gruppi settari competono per l'accesso alle risorse petrolifere e finanziano le loro avventure militari attraverso il contrabbando di petrolio, il rapimento di dirigenti petroliferi o l'esplosione di oleodotti. L'intervento esterno non fa che peggiorare la situazione. L'uso della forza militare convenzionale, come in Iraq, non può portare né stabilità né sicurezza di approvvigionamento.

Questo libro esamina il rapporto tra petrolio e guerra in sei diverse regioni: Angola, Azerbaigian, Colombia, Indonesia, Nigeria e Russia. Tutti i Paesi dispongono di ingenti riserve di petrolio e hanno una lunga storia di conflitti.

I contributi valutano il ruolo del petrolio nel causare, aggravare o mitigare la guerra in ogni regione e come questa relazione sia cambiata con il mutare della natura della guerra. Il libro offre un approccio concettuale nuovo, che riunisce il lavoro di Kaldor sulle “nuove guerre” e quello di Karl sul petrostato.