Guerra e occupazione in Cina: Le lettere di un missionario americano da Hangzhou, 1937-1938

Titolo originale:

War and Occupation in China: The Letters of an American Missionary from Hangzhou, 1937-1938

Contenuto del libro:

Queste lettere di un missionario americano a Hangzhou, testimonianza oculare dell'invasione giapponese della Cina centrale nel 1937-1938, forniscono un resoconto vivido e dettagliato della diffusione della guerra da Shanghai attraverso la valle dello Yangzi e delle successive prove dell'occupazione militare, sullo sfondo del più noto Massacro di Nanchino: l'esperienza diretta di un uomo in una grande città cinese in un caotico anno di guerra.

Già da 25 anni nella Cina repubblicana e conoscitore della lingua al momento dell'arrivo dei giapponesi, l'autore era ben posizionato sia come osservatore che come partecipante agli strazianti eventi: rettore dell'Hangzhou Christian College e responsabile del suo campus, presidente della Croce Rossa locale che organizzò campi profughi e ricoveri per gli sfollati a causa dei saccheggi e degli stupri che ne conseguirono, e presidente di un Comitato internazionale che cercò di mediare tra le forze giapponesi e cinesi nel tentativo di limitare le distruzioni e poi di negoziare con il regime di occupazione su base quotidiana. Le lettere - scritte due volte alla settimana - descrivono battaglie campali e bombardamenti aerei, le condizioni spaventose dei rifugiati civili, le esigenze dell'impresa missionaria e le esperienze dei neutrali stranieri nella Cina del tempo di guerra, nonché i dilemmi pratici della collaborazione che si presentavano durante l'occupazione: spostarsi, proteggere i rifugiati, procurarsi il cibo, occuparsi di un allevamento di bestiame e servire le congregazioni in difficoltà.

Le lettere sono completamente commentate per dare ai lettori una prospettiva più completa sui luoghi, le persone e gli eventi che circondano i racconti dei testimoni oculari. Un saggio introduttivo, molto dettagliato, fornisce il necessario background storico e colloca l'autore in una carriera missionaria più lunga, iniziata nel 1911 e terminata con l'internamento in tempo di guerra nel 1943.