Guerra civile nel Guangxi: La rivoluzione culturale nella periferia meridionale della Cina

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Titolo originale:

Civil War in Guangxi: The Cultural Revolution on China's Southern Periphery

Contenuto del libro:

Il Guangxi, una regione al confine meridionale della Cina con il Vietnam, ha una vasta popolazione di minoranze etniche e una storia di ribellioni e conflitti intergruppi. Nell'estate del 1968, durante l'alta marea della Rivoluzione culturale, divenne noto come il luogo in cui si verificarono le più gravi ed estese violenze osservate in Cina durante quel periodo di sconvolgimenti.

Diverse città videro combattimenti urbani simili a guerre civili, mentre ondate di uccisioni di massa nelle comunità rurali generarono un enorme numero di morti. In pochi mesi morirono più di centomila persone. Questi eventi sono stati raccontati in resoconti sensazionali che includono descrizioni orribili di omicidi raccapriccianti, violenze sessuali e persino cannibalismo.

Solo di recente gli studiosi hanno cercato di spiegare perché il Guangxi fosse così violento rispetto ad altre regioni. Grazie a una vasta raccolta di materiali riservati, raccolti durante un'indagine del governo cinese negli anni '80, questo libro riconsidera le spiegazioni che tracciano paralleli con le pulizie etniche in Ruanda, Bosnia e altri contesti.

Rivela che le uccisioni di massa sono il prodotto di un'intensa mobilitazione dall'alto verso il basso delle milizie rurali contro un'ostinata insurrezione faziosa, che assomiglia a brutali campagne di controinsurrezione in una varietà di contesti. Muovendosi metodicamente attraverso le prove, Andrew Walder fornisce un'analisi innovativa di uno dei capitoli più scioccanti della Rivoluzione culturale.