Grozio sui diritti di guerra e di pace

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Titolo originale:

Grotius on the Rights of War and Peace

Contenuto del libro:

Ristampa dell'unica edizione di questa traduzione. In quest'opera epocale Grozio descrive le situazioni in cui la guerra è un valido strumento di applicazione della legge e delinea i principi della lotta armata.

Pur basandosi sul diritto naturale cristiano, Grozio avanzò l'inedita argomentazione che il suo sistema sarebbe stato comunque valido anche se privo di una base divina. In questo senso, egli indicava il futuro, spostando il diritto internazionale in una direzione laica. Questa edizione è stata abbreviata eliminando la maggior parte delle citazioni di "storici, oratori, filosofi e poeti antichi", che sono identificate nelle note a piè di pagina.

Come afferma Whewell nella prefazione, esse tendevano a "confondere l'argomento, oscurare il ragionamento e stancare il lettore". Eliminandole ha aumentato la chiarezza e ridotto la mole dell'opera di "più della metà" (vi).

Hugo Grotius (1583-1645), generalmente riconosciuto come il fondatore del diritto internazionale, è stato un influente giurista, filosofo e teologo olandese. Pubblicato originariamente nel 1625, il De Jure Belli ac Pacis (Sul diritto di guerra e di pace, tradotto da Whewell come Sui diritti di guerra e di pace) è ampiamente considerato il primo trattato moderno sul diritto internazionale.

William Whewell (1794-1866) scrisse su numerosi argomenti ed è noto per l'ampiezza dei suoi sforzi e per la sua influenza sulla filosofia della scienza. È stato uno dei membri fondatori e uno dei primi presidenti della British Association for the Advancement of Science, fellow della Royal Society, presidente della Geological Society e a lungo Master del Trinity College di Cambridge.