Gondwana

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Contenuto del libro:

Gondwana: un antico supercontinente da tempo disperso in frammenti nell'emisfero meridionale.

Contemplando questa terra un tempo massiccia alla fine del mondo e guardando l'etereo blu dei ghiacci dell'Antartide, Nathaniel Tarn scrive: “Dicevano che allora / c'era un continente ghiacciato / in quelle alte latitudini che circondano il globo: /vi state muovendo verso di esso? “Le varie parti di Gondwana si fondono in un insieme unitario che celebra il volo degli uccelli, le onde e la luce innervata, mettendo in guardia dalle calamità ambientali. Alcune poesie celebrano il deserto del Nuovo Messico che diventa un luogo di protesta contro l'invasione dell'Afghanistan; in un'altra, le scale che salgono e scendono a Fez in Marocco si fondono in una meditazione sul matrimonio, sull'impero e sulle origini dell'arrampicata.

Altrove l'eroica pilota di caccia Lydia Litvyak è personificata come Euridice che parla al suo capitano come Orfeo; e nella lunga sezione finale, “Exitus Generis Humani”, i versi si riversano sul lettore in un canto lento e luttuoso, ma spesso umoristico, rivelando che “il cuore dei poeti è il cuore di un mondo” mentre la razza umana finisce e interi eserciti affondano nella terra “anelando all'amore materno”. Celebrato come un poeta in cui “l'indagine e l'azione etica sono imperative” (Joseph Donahue, Jacket2), Nathaniel Tarn ha sollevato uno specchio mente-cuore della nostra esistenza contemporanea in Gondwana e ci avverte di una fine definitiva se non chiediamo un cambiamento radicale.