Gobshite Quarterly #17/18: La vostra stele di Rosetta per il Nuovo Ordine Mondiale

Titolo originale:

Gobshite Quarterly #17/18: Your Rosetta Stone for the New World Order

Contenuto del libro:

Tra i collaboratori ci sono: La premiata argentina Luisa Valenzuela, esponente del realismo magico, che scrive di madri e coltelli; il poeta argentino Carlos Barabrito, che scrive di John Cage. Vignette della newyorkese Liz Swados. Susan Daitch, che analizza la simpatia di un guardiano notturno per i robot, l'artista croato Miroslav Nemeth, che descrive la sua infanzia a Zagabria in linoleografie in bianco e nero, lo scrittore croato di racconti Gordon Nuhanovic, che diventa uno spettacolo dal parrucchiere. Torna anche il poeta croato Tomislav Marijan Bilosnic. Tra gli scrittori del Pacifico nordoccidentale, David Hapgood viaggia in Marocco, Jenny Forrester tiene testa ai bulli del Colorado, Coleman Stevenson fa colazione, Kassten Alonso va in una scuola punitiva su uno scuolabus punitivo, ma impara a battere a macchina. E ancora, feuilleton, collage di macchine da scrivere, poesie dalla Lituania, un reportage a fumetti australiano su un viaggio a New York... Un compendio della contemporaneità globale.

Gobshite Quarterly, rivista pan-lingue dove Paul Krassner incontra Vénus Khoury-Ghata, è la mia fonte preferita per la narrativa ungherese che si legge come una canzone (“Hogy jaj. jaj. jaj. semirol semmi fogalma nines...”). Qui poesie, racconti e “sproloqui ragionati” in lingua inglese attraversano nervosamente un vicolo buio, passando per arabi hipster, cechi pericolosi, cantorie spagnole...

- Chris Dodge, Utne Magazine.