Gli uomini e le donne che vogliamo: genere, razza e dibattito sul test di alfabetizzazione dell'era progressista

Titolo originale:

The Men and Women We Want: Gender, Race, and the Progressive Era Literacy Test Debate

Contenuto del libro:

Gli immigrati devono superare un test di alfabetizzazione per entrare negli Stati Uniti? Gli americani dell'era progressista discussero questa domanda per più di vent'anni e, quando il test di alfabetizzazione divenne legge nel 1917, il dibattito aveva trasformato il modo in cui gli americani intendevano l'immigrazione e creato la logica che ha plasmato le politiche di restrizione dell'immigrazione per tutto il XX secolo.

Jeanne Petit sostiene che il dibattito sui test di alfabetizzazione non riguardava solo la capacità di lettura o le virtù dell'istruzione. Si trattava anche di preoccupazioni più ampie sul rapporto tra genere, sessualità, razza e identità nazionale americana. I membri del Congresso, i riformatori, i giornalisti e gli opinionisti che sostenevano il test di alfabetizzazione speravano di arginare la marea di immigrazione dall'Europa meridionale e orientale. Per sostenere la loro tesi, i restrittori dipingevano gli uomini immigrati analfabeti come dei poveri dissipati e dipendenti, le donne immigrate come fattrici che partorivano troppi figli ed entrambi come una minaccia eugenetica per il patrimonio razziale della nazione. Gli oppositori del test di alfabetizzazione sostenevano che i nuovi immigrati erano lavoratori muscolosi e virili, nonché madri virtuose che avrebbero rafforzato la razza e la nazione. Inoltre, i dibattiti non si limitarono a discutere di ciò che la riformatrice sociale Grace Abbott definì il tipo di uomini e donne che vogliamo. Hanno anche definito come normativi gli uomini e le donne che erano: indiscutibilmente bianchi, indiscutibilmente americani e indiscutibilmente adatti a plasmare il futuro della nazione.

Jeanne D. Petit è professore associato di storia all'Hope College.