Gli scolastici e gli ebrei: Coesistenza, conversione e origini medievali della tolleranza

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Titolo originale:

The Scholastics and the Jews: Coexistence, Conversion, and the Medieval Origins of Tolerance

Contenuto del libro:

“Un'opera stupefacente e bellissima... indispensabile per guardare oltre le polemiche di questa questione controversa"-ROY SCHOEMAN.

“Un significativo passo avanti nella letteratura sulla tolleranza nel Medioevo latino” - CARY J. NEDERMAN.

È diventato un luogo comune negli studi medievali parlare della “formazione di una società di persecutori” nell'Europa cattolica del XII e XIII secolo. Gli sforzi di San Raimondo di Penafort e dell'Ordine dei Predicatori per convertire ebrei, musulmani e altri non cristiani ne sono un esempio lampante. Il libro The Scholastics and the Jews di Edmund J. Mazza, tuttavia, segna un'importante revisione storiografica. Pur non sminuendo in alcun modo la realtà della sofferenza ebraica attraverso i secoli, Mazza identifica le origini delle iniziative missionarie verso i non credenti non tanto con la spinta all'omogeneità, quanto con quella alla santità.

Gli Scolastici e gli Ebrei, soprattutto, è dedicato alla riscoperta di una tradizione, allo sviluppo e all'attuazione di una visione del mondo medievale - o sacramentalità - che vedeva le istituzioni e gli abitanti di questo mondo non principalmente come mezzi per il perseguimento e il mantenimento del potere, ma come simboli santificati che riflettevano l'infinita maestà di Dio stesso, e allo stesso tempo come peccatori in carne e ossa bisognosi di redenzione. Come questa “ermeneutica” scolastica abbia contemporaneamente ostacolato - e aiutato - la causa della tolleranza è una storia in gran parte ancora da raccontare.