Gli impressionisti e la fotografia

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Titolo originale:

The Impressionists and Photography

Contenuto del libro:

In che modo la fotografia è servita da fonte e da ostacolo per la nascita dell'impressionismo Dal primo annuncio, nel 1839, del processo di dagherrotipia in occasione di una riunione congiunta dell'Accademia francese delle scienze e dell'Acad mie des Beaux-Arts, la fotografia si trovò sospesa a metà tra la scienza e le arti, una nuova tecnologia che offriva possibilità di rappresentazione pittorica prima inimmaginabili. Se da un lato la capacità di riproduzione naturalistica della fotografia minacciava una funzione tradizionale della pittura, dall'altro l'occhio artificiale della macchina fotografica poteva offrire nuovi modelli per guardare il mondo.

Nel lavoro di fotografi pionieri come Gustave Le Gray, Eug ne Cuvelier, Nadar, Atget e Andr -Adolphe-Eug ne Disd ri, artisti impressionisti come Manet, Corot, Monet, Pissarro e Degas trovarono nuovi modi di vedere. La posizione chiave che la fotografia occupa oggi nell'arte contemporanea ha incoraggiato un rinnovato interesse per il rapporto storico della fotografia con le altre arti visive.

Gli Impressionisti e la fotografia persegue questa linea di ricerca. Lussuosamente prodotto e riccamente illustrato, questo volume riesamina il vivace dibattito che l'emergere della fotografia ha generato tra i critici e gli artisti, e offre una riflessione critica sulle affinità e le influenze reciproche tra fotografia e pittura in Francia nella seconda metà del XIX secolo.