Gli edifici devono morire: una visione perversa dell'architettura

Punteggio:   (4,2 su 5)

Gli edifici devono morire: una visione perversa dell'architettura (Stephen Cairns)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro riceve recensioni contrastanti: alcuni ne lodano il contenuto scientifico e la profondità, mentre altri lo criticano perché troppo denso e noioso. I lettori che sono profondamente interessati all'argomento lo trovano perspicace, mentre i lettori occasionali possono fare fatica a seguirlo.

Vantaggi:

Contenuto scientifico e approfondito
fornisce molti spunti di riflessione
ben scritto con un fantastico flusso tra le aree tematiche
prezioso per chi è interessato agli argomenti trattati
può conferire un senso di superiorità intellettuale.

Svantaggi:

Denso e noioso da leggere
assomiglia a una tesi di dottorato in filosofia
fa riferimento a molti filosofi oscuri
può essere difficile da superare, soprattutto per i lettori occasionali
esperienza deludente per alcuni, che porta a non leggere le copie.

(basato su 11 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Buildings Must Die: A Perverse View of Architecture

Contenuto del libro:

Un po' memento mori per l'architettura, un po' invocazione a reimmaginare i valori progettuali che sono alla base del suo scopo creativo.

Si presume spesso che gli edifici, sebbene inanimati, abbiano "vita". E si presume che l'architetto, attraverso l'atto progettuale, sia il loro ideatore e creatore. Ma che dire della "morte" degli edifici? Che ne è della decadenza, del deterioramento e della distruzione a cui sono inevitabilmente soggetti? E che cosa può significare questa fine per il senso che l'architettura ha di se stessa? In Buildings Must Die (Gli edifici devono morire), Stephen Cairns e Jane Jacobs guardano con sospetto alle principali preoccupazioni dell'architettura. Esaminano il calcestruzzo scrostato e la ruggine strisciante, contemplano rovine vecchie e nuove e frugano tra le macerie di chiese distrutte dai terremoti, progetti abitativi implosi ed edifici per uffici brutalisti demoliti. La loro indagine sulla morte degli edifici riordina le nozioni architettoniche di creatività, rimodella la preoccupazione dell'architettura per la buona forma, allenta le sue vanità di durata ed espande il suo senso del valore. Non per uccidere l'architettura come la conosciamo, ma per ripensare la sua agenzia e la sua capacità di creare mondi diversi.

Cairns e Jacobs offrono un'originale contemplazione dell'architettura che attinge alle teorie dello spreco e del valore. I loro casi di studio riccamente illustrati di "morti" di edifici includono quelle pianificate e quelle non volute, quelle lamentate e quelle celebrate. Ci portano da Moline a Christchurch, da Londra a Bangkok, da Tokyo a Parigi. E presentano il lavoro di architetti come Eero Saarinen, Carlo Scarpa, Cedric Price, Arata Isozaki, Rem Koolhaas e Fran ois Roche.

Buildings Must Die è al tempo stesso un memento mori per l'architettura e un invito a reimmaginare i valori progettuali che sono alla base del suo scopo creativo.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780262534710
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2017
Numero di pagine:312

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)