Gli ebrei di Częstochowa

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Titolo originale:

The Jews of Częstochowa

Contenuto del libro:

Częstochowa era la sede dell'ottava comunità ebraica più grande della Polonia. Dopo il 1765, quando gli ebrei a Czestochowa erano 75, la comunità crebbe costantemente.

Con l'emancipazione nel 1862, molti ebrei migrarono a Czestochowa e contribuirono alla sua crescita industriale e commerciale. Nel 1935, c'erano 27.162 ebrei su una popolazione totale di 127.504 abitanti. Quando i nazisti deportarono gli ebrei a Częstochowa per lavorare nelle fabbriche di munizioni, la popolazione ebraica superò le 50.000 unità.

Quasi tutti morirono a Treblinka.

Il sentimento antiebraico fu stimolato dalla Chiesa e dai gruppi fascisti che organizzarono boicottaggi dei negozi ebraici e incitarono pogrom volti a cacciare gli ebrei dalla città. Il movimento operaio ebraico lottò contro la disoccupazione e le cattive condizioni di lavoro.

Le famiglie impoverite furono aiutate dai fondi di beneficenza della comunità. I filantropi ebrei fondarono l'"Ospedale ebraico", non settario, scuole progressiste, due palestre e la "Nuova Sinagoga". Durante le elezioni, l'intero spettro politico ebraico, dai partiti socialisti agli ultraortodossi, competeva nell'organo di autogoverno e nel Consiglio comunale.

Nel 1901, uomini e donne vestiti alla moda si mescolavano per le strade con i poveri ebrei religiosi nei loro abiti tradizionali. Una stampa popolare, biblioteche, teatri, cinema, eventi sportivi e movimenti giovanili diedero agli ebrei di Częstochowa una varietà di scelte culturali che si adattavano alla loro politica, ai loro gusti artistici e ai loro modi di svago. La vita pubblica trasformò una tetra città industriale in una delle comunità ebraiche più colorate e celebrate della Polonia prima e dopo la Prima Guerra Mondiale.