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Acoustic Justice: Listening, Performativity, and the Work of Reorientation
Acoustic Justice traccia una serie di prospettive critiche su ciò che significa ascoltare.
Dalle intensità vibrazionali della vita comune al ritmo dei corpi in movimento, e attingendo al suo lavoro in corso su suono e agency, Brandon LaBelle posiziona l'ascolto come mezzo privilegiato per promuovere l'empatia, la compassione e la sintonia sociale. In questo senso, la giustizia acustica emerge come un quadro convincente per affrontare le lotte per il diritto di parlare e di essere ascoltati che si estendono verso una più ampia visione materialista e planetaria.
Ciò implica affrontare criticamente le questioni dello spazio, dei confini, della comunità e delle norme acustiche che definiscono le culture dell'ascolto, portando a ciò che LaBelle definisce "ecologie poetiche della risonanza". Interrogando il campo degli studi sui sordi, la sordità e l'eredità dell'audismo, della vertigine e della sinestesia, LaBelle si spinge verso l'acustica come politica di orientamento.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)