Young Projects: Figure, Cast, Frame
Questa prima monografia dello studio newyorkese Young Projects esplora un nuovo approccio alla progettazione spaziale che combina metodi digitali e analogici all'intersezione tra esplorazione e architettura.
Questa monografia presenta la ricerca e il lavoro all'avanguardia di Young Projects, fondato da Bryan Young, dove materialità, struttura e forma si intersecano per generare nuove tipologie architettoniche. Il libro presenta una selezione dei progetti più rilevanti dello studio: cinque case innovative completate tra il 2015 e il 2020 e uno sguardo meno approfondito ad altri progetti che definiscono lo studio.
Ogni casa funge da capitolo attraverso il quale viene esplorato il più ampio corpo di lavoro di Young Projects, illustrato attraverso un ricco panorama di disegni, diagrammi, rendering, mock-up, prototipi e fotografie. Il filo conduttore che collega tutti i capitoli è l'interesse dello studio nell'utilizzare l'ambiguità e l'anomalia per creare spazi nuovi e accessibili, sia per clienti di alto profilo come Heidi Klum, sia per un nuovo resort a St Kitts.
Young Projects cerca di attirare gli utenti in esperienze spaziali immersive che si sviluppano nel tempo, in un modo che è familiare ma sottilmente estraneo. Questa qualità di "allure" è il risultato di un approccio unico e sperimentale alla materialità e alla leggibilità dello spazio. Questi sono i fili che legano il lavoro e che hanno distinto Young Projects come pratica emergente, oltre a informare i progetti su larga scala che lo studio intraprende nel suo secondo decennio di attività.
Il processo di Young Projects inizia spesso con semplici esercizi di fabbricazione: esperimenti di ricerca della forma che intraprendono nel loro studio di Brooklyn. La ricerca sui materiali ha incluso il tirare a mano l'intonaco con un coltello irregolare, l'uso di schiuma per mobili come letto di colata e la formazione di cemento con steli di palma. Questi esperimenti, insieme a molti altri, mettono in luce caratteristiche che non sono tipicamente associate ai materiali architettonici convenzionali e rompono la metodologia tradizionale, consentendo alle qualità di casualità e spontaneità di entrare nel processo di realizzazione. Lo studio scopre che lasciare andare il controllo (nei momenti giusti) produce risultati spesso sorprendenti, del tutto personalizzati e che resistono alla replica.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)