Giocare alla guerra: i videogiochi militari dopo l'11 settembre

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Titolo originale:

Playing War: Military Video Games After 9/11

Contenuto del libro:

La cultura che ha reso popolari i videogiochi sparatutto militari e la chiave per capire la guerra al terrorismo.

Nessun genere di videogiochi è stato più popolare o più redditizio negli ultimi anni degli "sparatutto militari". Franchise come Call of Duty, Battlefield e quelli che portano il nome di Tom Clancy fanno girare miliardi di dollari all'anno promettendo di immergere i giocatori in battaglie storiche e del futuro prossimo, convertendo la realtà dei conflitti contemporanei in esperienze giocabili.

All'indomani dell'11 settembre, questi giochi hanno trasformato una crisi nazionale in avventure fantastiche e redditizie, in cui spettatori apparentemente impotenti sono diventati le soluzioni di queste guerre virtuali contro il terrorismo. Playing War fornisce un quadro culturale per comprendere la popolarità dei videogiochi a tema militare e il loro significato nella guerra al terrorismo in corso. Matthew Payne esamina il design dei videogiochi in stile sparatutto post 11 settembre e le strategie di gioco, per spiegare come queste pratiche perpetuino e mettano in discussione le convinzioni politiche dominanti sulla bravura militare e sulle politiche di combattimento dell'America.

Lungi dall'offrire un semplicistico piacere di evasione, questi sparatutto post 11 settembre attingono a una serie di mitologie nazionaliste, posizionando il giocatore come eroe virtuale a ogni livello. Attraverso una lettura attenta dei giochi più importanti, l'analisi dei materiali di marketing e l'osservazione dei partecipanti alla comunità dei videogiochi di guerra, Playing War esamina un'industria che mobilita le ansie per il terrorismo e l'invasione per creare titoli coinvolgenti che trasformano i conflitti internazionali in un divertimento interattivo.