Genocidio: Il potere e i problemi di un concetto

Titolo originale:

Genocide: The Power and Problems of a Concept

Contenuto del libro:

Dagli anni '80 lo studio del genocidio è esploso, sia storicamente che geograficamente, fino a comprendere epoche precedenti, altri continenti e nuovi casi. Il concetto di genocidio ha dimostrato la sua validità, ma questa espansione ha anche aggravato le tensioni tra un concetto giuridico rigido e le molteplici realtà che i ricercatori hanno scoperto.

I vantaggi legali e politici che accompagnano lo status di genocidio hanno anche ridotto le complesse discussioni sugli eventi storici a un semplicistico binario - è genocidio o no - una situazione spesso influenzata da potenti pressioni politiche. Genocide affronta queste tensioni e mette alla prova i limiti del concetto in casi che vanno dal ruolo della violenza sessuale durante l'Olocausto e della fame di massa indotta dallo Stato nella storia del Kazakistan e dell'Ucraina a ciò che le esperienze armena, ruandese e del Burundi rivelano sugli usi e le insidie di leggere la storia e condurre la politica attraverso la lente del genocidio.

I contributi esaminano le pressioni che le grandi potenze hanno esercitato nel plasmare il concetto; la reazione di Rapha l Lemkin, ideatore della parola "genocidio", alla risoluzione finale delle Nazioni Unite sull'argomento; la scelta a lungo mantenuta della Francia di non usare il concetto di genocidio nelle sue aule di tribunale; il ruolo dei progetti sociali di trasformazione e l'uso della memoria del genocidio in politica; e la relazione del genocidio con la violenza di massa rivolta a gruppi specifici. Questo testo completo offre soluzioni innovative per affrontare i limiti del concetto di genocidio, preservandone l'utilità come quadro analitico.