Genocidi nascosti: Potere, conoscenza, memoria

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Titolo originale:

Hidden Genocides: Power, Knowledge, Memory

Contenuto del libro:

Perché alcuni genocidi sono ricordati in modo preminente mentre altri sono ignorati, nascosti o negati? Si pensi alla campagna turca di negazione del genocidio armeno, seguita dal movimento armeno per il riconoscimento della violenza. Movimenti simili si stanno sviluppando per riconoscere altri genocidi che sono rimasti a lungo nascosti dai media, come quelli contro i circassi, i greci, gli assiri, le popolazioni indigene delle Americhe e dell'Australia e la violenza che ha preceduto e seguito l'Olocausto.

I collaboratori di questa raccolta esaminano questi casi e altri da diverse prospettive. I saggi analizzano la misura in cui i nostri pregiudizi, i nostri modi di conoscere, i nostri modelli di definizione, le nostre ipotesi sulla verità e i nostri processi di ricordo e di oblio, così come le caratteristiche della trasmissione generazionale, le strutture del potere e dell'ideologia statale e la diaspora hanno giocato un ruolo nel nascondere alcuni eventi e non altri. Tra i temi trattati nella raccolta, si segnala la questione se il commercio degli schiavi africani fosse una forma di genocidio e la discussione non solo sulla brutalizzazione delle vittime tutsi da parte degli hutu in Ruanda, ma anche sull'esecuzione di hutu moderati.

Hidden Genocides è un contributo significativo, sia in termini di narrazioni descrittive che di interpretazioni, al sottocampo emergente degli studi critici sui genocidi.

Daniel Feierstein, Donna-Lee Frieze, Krista Hegburg, Alexander Laban Hinton, Adam Jones, A. Dirk Moses, Chris M. Nunpa, Walter Richmond, Hannibal Travis ed Elisa von Joeden-Forgey.