Genere, violenza e sicurezza: Il discorso come pratica

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Titolo originale:

Gender, Violence and Security: Discourse as Practice

Contenuto del libro:

In che modo la comprensione delle relazioni tra genere, violenza, sicurezza e internazionale informa le politiche e le pratiche in cui queste nozioni sono centrali? Quali sono le implicazioni pratiche del basare le politiche su discorsi problematici?

In questa originalissima critica femminista post-strutturale, l'autrice mappa i terreni discorsivi delle istituzioni, sia delle ONG che delle Nazioni Unite, che formulano e attuano risoluzioni e guide pratiche che riguardano le questioni di genere nel contesto delle pratiche di politica internazionale.

L'autrice analizza la risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, approvata nel 2000 per affrontare le questioni di genere nelle aree di conflitto, per esaminare la costruzione discorsiva di una politica di sicurezza che prenda sul serio il genere. Nel farlo, sostiene che il linguaggio non è semplicemente descrittivo della realtà sociale/politica, ma piuttosto costitutivo di essa. Passando dal concetto al discorso e, a sua volta, alla pratica, l'autrice analizza il modo in cui la costruzione discorsiva della risoluzione ha avuto un'enorme influenza sulla pratica della sua attuazione e come le tensioni e le incoerenze che ne sono derivate abbiano contribuito al suo fallimento. Il libro sostiene la necessità di riconcepire la violenza di genere insieme alla sicurezza, per evitare una comprensione parziale e altamente problematica del loro rapporto pratico.

Unendo il lavoro teorico sui discorsi sulla violenza di genere e la sicurezza internazionale, sulla violenza sessualizzata in guerra, sui processi di genere e di pace e sulla dicotomia interno-internazionale con la sua rigorosa indagine empirica, l'autrice sviluppa un'avvincente analisi teorico-discorsiva che promette di avere un impatto di vasta portata sia in ambito accademico che politico.