Gaza come metafora

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Titolo originale:

Gaza as Metaphor

Contenuto del libro:

Prigione a cielo aperto, terrore, resistenza, occupazione, assedio, trauma, nuda umanità: indipendentemente da quando, dove e a chi viene pronunciata la parola, Gaza evoca immediatamente un'abbondanza di metafore. Allo stesso modo, una pletora di metafore invoca Gaza: Crisi, Eccezione, Rifugiati, Distruzione, Tunnel, Persistenza.

Con saggi scritti da giornalisti, scrittori, medici, accademici e altri, questo volume utilizza la metafora per registrare e storicizzare Gaza, per contestualizzare le sue realtà quotidiane, interrogare le sue rappresentazioni e fornire una comprensione del significato reale e simbolico di Gaza. I saggi, scritti sia all'interno che all'esterno di Gaza, parlano della vita e della sopravvivenza, della nascita della Striscia di Gaza e del suo crescente isolamento, degli strumenti discorsivi e visivi che hanno spesso incatenato Gaza dietro a dei malintesi e di ciò che Gaza contribuisce alla nostra comprensione dell'eccezione, della disuguaglianza, dell'espropriazione, della biopolitica, del necro-potere e di altri termini su cui ci basiamo per dare un senso al nostro mondo.

Il volume rivela come Gaza sia il risultato di specifiche pratiche storiche e spaziali, e non semplicemente la metafora di un lontano disastro umanitario o di un luogo di incomprensibile violenza. Gaza come metafora dimostra che Gaza è un luogo reale, una parte inseparabile della condizione passata, presente e futura dei palestinesi, in particolare, e dell'espropriazione, più in generale.