Gayfriendly: Accettazione e controllo dell'omosessualità a New York e Parigi

Titolo originale:

Gayfriendly: Acceptance and Control of Homosexuality in New York and Paris

Contenuto del libro:

Cosa significa essere gayfriendly? Avere amici gay, appoggiare il matrimonio gay, rimanere indifferenti quando il proprio figlio o figlia fa coming out? Frequentare bar gay o mettere in discussione il proprio orientamento sessuale? Non esiste un unico modello di “gayfriendly”, ma piuttosto atteggiamenti diversi che variano a seconda dell'età, del sesso, del Paese e delle circostanze di vita.

L'accettazione dell'omosessualità è innegabilmente cresciuta e l'omosessualità è sempre più vista come una forma di sessualità tra le altre. Ma in questa visione liberale c'è una prospettiva più preoccupante. Sulla base di interviste con etero gayfriendly nei quartieri liberali di Park Slope a New York e del Marais a Parigi, Sylvie Tissot mostra che gli stereotipi rimangono e il controllo su gay e lesbiche non è scomparso. L'accettazione è rivolta a coloro che appartengono allo stesso contesto socioeconomico, che dichiarano di voler emulare le norme tradizionali della vita familiare e che non avanzano altre richieste.

I gay devono essere normali ma non del tutto, simili e allo stesso tempo diversi, per soddisfare le condizioni di accettabilità non sempre consapevoli.

La gayfriendliness è riuscita a dissipare la violenza e la discriminazione e ha accompagnato l'invenzione di vite meno convenzionali. Ma, come mostra Tissot, non si è ancora liberato dalle grinfie del dominio eterosessuale che ancora struttura la nostra società e i nostri modi di pensare.