Gamer Trouble: Confronti femministi nella cultura digitale

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Titolo originale:

Gamer Trouble: Feminist Confrontations in Digital Culture

Contenuto del libro:

Prospettive complicate sulla diversità nei videogiochi

I videogiocatori sono sempre stati dei piantagrane, da quando esistono i videogiochi. Quando la nostra concezione popolare di "giocatore" si sposta al di là della sua costruzione storica come maschio bianco, etero, adolescente e cisgender, i problemi che emergono confermano e sfidano la nostra comprensione delle politiche identitarie. In Gamer Trouble, Amanda Phillips scava le turbolente relazioni tra superficie e profondità nella cultura videoludica contemporanea, portando i lettori sotto il cofano dei meccanismi dei videogiochi per comprendere i modi in cui la differenza viene inserita nei suoi sistemi tecnologici, ludici, ideologici e sociali.

Centrando le intuizioni dei femminismi queer e delle donne di colore nella lettura delle campagne di molestie online, delle pratiche di animazione dell'industria e di videogiochi popolari come Portal e Mass Effect, Phillips aggiunge strumenti analitici essenziali alle nostre conversazioni sui videogiochi. L'autrice abbraccia i problemi che si presentano agli incroci disciplinari, collegando il violento discorso d'odio dei troll e le pratiche di rappresentazione che emarginano le persone di colore, le donne e i queer nei media di intrattenimento alla logica disumanizzante alla base della computazione e alle strategie di ottimizzazione del gameplay. Dal livello microcosmico dell'elettricità e dei movimenti del pollice ai grandi palcoscenici delle politiche identitarie e del capitalismo globale, ovunque i giocatori si trovino, i problemi dei giocatori li seguono. Mentre forme rinvigorite di razzismo, sessismo e omofobia prosperano nei giochi e nelle comunità di videogiocatori, Phillips segue la guida di coloro che hanno sempre creato problemi, agendo per un mondo migliore.