Fiumi di sabbia: Emigrazione, trasferimento e pulizia etnica degli indiani Creek nel Sud americano

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Titolo originale:

Rivers of Sand: Creek Indian Emigration, Relocation, and Ethnic Cleansing in the American South

Contenuto del libro:

Al suo apice la Nazione Creek comprendeva un insieme di città e villaggi multietnici con un dominio che si estendeva in gran parte dell'Alabama, della Georgia e della Florida. Negli anni Trenta del XIX secolo, tuttavia, i Creek avevano perso quasi tutto questo territorio a causa dei trattati e dell'intrusione incontrollata di coloni bianchi che espropriavano illegalmente il suolo dei nativi. Con l'amministrazione Jackson che non era disposta ad aiutare i Creek e allo stesso tempo chiedeva la loro emigrazione nel territorio indiano, il popolo Creek soffrì per l'espropriazione, la fame e l'indebitamento.

Tra il Trattato di Indian Springs del 1825 e l'arrivo del distaccamento sei nel West alla fine del 1837, quasi ventitremila indiani Creek furono trasferiti - volontariamente o involontariamente - in territorio indiano. Rivers of Sand colma una lacuna sostanziale negli studi, cogliendo l'ampiezza e la profondità della tragedia collettiva dei Creek durante le marce verso ovest, sul fronte interno dei Creek e durante i primi anni di reinsediamento.

A differenza della Via delle lacrime dei Cherokee, che fu condotta in gran parte a colpi di baionetta, la maggior parte dei Creek fu trasferita attraverso una combinazione di coercizione e negoziazione. I militari, in inferiorità numerica, furono costretti a fare delle concessioni per ottenere il consenso dei capi e della loro gente. Lo studio meticoloso di Christopher D. Haveman si avvale di documenti inediti per tessere narrazioni di resistenza e sopravvivenza, rendendo Rivers of Sand un'aggiunta essenziale all'etnostoria della rimozione degli Indiani d'America.