Ferite aperte: Il teatro dell'Olocausto e l'eredità di George Tabori

Titolo originale:

Open Wounds: Holocaust Theater and the Legacy of George Tabori

Contenuto del libro:

Questo volume raccoglie saggi originali sul drammaturgo e sceneggiatore ungaro-tedesco George Tabori (1914-2007) e sul suo notevole contributo al palcoscenico. Tabori, rifugiato ebreo e autore veramente transnazionale, era noto soprattutto per il suo lavoro nel teatro di New York che esplorava con irriverenza l'esperienza ebraica, in particolare l'Olocausto.

Sebbene la sua illustre carriera abbia attraversato un secolo, due continenti, diverse lingue e una varietà di generi letterari, l'opera di Tabori ha ricevuto scarsa attenzione nelle lettere americane, nonostante la sua importanza per il teatro statunitense e gli studi sull'Olocausto. Fino a Tabori, la maggior parte dei drammi sull'Olocausto erano radicati nel realismo domestico americano, cercando di creare un forte legame empatico tra il pubblico e le vittime dell'Olocausto, oppure presentavano uno stile documentaristico senza fronzoli. Tabori si è posto in una terza posizione, al di là del realismo e della documentazione.

Il volume riunisce le voci di studiosi internazionali per fornire un'introduzione completa al teatro di Tabori e un'analisi approfondita del suo lavoro, discutendo tutte le sue opere principali. I singoli saggi affrontano il teatro postdrammatico di Tabori in relazione al rituale sacrificale, agli studi sulla performance e agli approcci post-umanisti alla scena contemporanea, nonché gli aspetti performativi delle sue produzioni, le questioni etiche ed estetiche sollevate dal suo teatro e il rapporto delle sue opere con la rappresentazione dell'Olocausto nella cultura popolare.